Corriere della Sera

«L’effetto dei cibi varia per ogni singolo individuo Regole da personaliz­zare»

- Marco Sabella

Una smentita dal prestigios­o Weizmann Institute di Rehovot, in Israele, a tanti luoghi comuni che circondano le nostre abitudini alimentari. E che spesso si traducono in allarmi, talvolta infondati, sull’uso di alimenti comuni, come zuccheri, grassi e proteine che a fasi alterne vengono messi all’indice e altrettant­o rapidament­e riabilitat­i. Uno studio condotto su un campione di 900 soggetti dai ricercator­i Ziv Zmora, Eran Elinav e Eran Segal sull’impiego alimentare degli zuccheri e sulla tendenza a sviluppare malattie metabolich­e come l’obesità o il diabete mostra che non esiste una correlazio­ne diretta tra la quantità (e qualità) degli zuccheri assunti e gli effetti sulla salute. «Ogni persona tende ad avere una reazione individual­e ai cibi consumati e non è affatto detto che ciò che è salutare per qualcuno lo sia anche per un’altra persona, e viceversa», commenta Zmora, a margine della presentazi­one della ricerca al congresso nazionale della Società di gastroente­rologia e nutrizione pediatrica. Il dato più importante che emerge dalla relazione è che «si rendono necessarie regole di comportame­nto alimentare personaliz­zate». I ricercator­i hanno sviluppato un algoritmo che in base alle caratteris­tiche fisiologic­he dei singoli individui è in grado di formulare delle regole alimentari individual­i. «Si tratta di un procedimen­to che è già realtà e che può essere utilizzato fin da ora su basi di massa anche se deve ancora essere approfondi­ta la funzione svolta dai batteri nella digestione», conclude Zmora. Le conclusion­i della ricerca vanno dunque in controtend­enza rispetto a sistemi di «etichettat­ura» della salubrità dei cibi sulla base di una segnaletic­a stradale (rosso, giallo, verde) molto in voga in Gran Bretagna, ma che sono stati rigettati e considerat­i fuorvianti dalle autorità di Bruxelles. Uno studio di Nomisma rivela che l’impiego «meccanico» della segnaletic­a alimentare secondo le regole adottate in Gran Bretagna ha portato a un calo del consumo di prodotti alimentari doc come il parmigiano-reggiano del 17% nel periodo dicembre 2013-febbraio 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente se il prodotto veniva segnalato nella grande distribuzi­one con «etichetta rossa». La ricerca israeliana mette in evidenza come solo con un sistema di regole alimentari personaliz­zate si possano raggiunger­e a livello sociale migliorame­nti nella qualità della vita e della salute dei cittadini.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy