Corriere della Sera

Fedez & Chiara

«Ho messo i tatuaggi sui vestiti: sono la mia vita»

- è stata lei». Michela Proietti

F edez stilista per Bershka. C’è dietro lo zampino di Chiara Ferragni?

«Capisco che venga facile pensarlo. Ma in passato ho già disegnato collezioni di moda per altri due marchi. Con Bershka però c’è proprio feeling».

La collezione «Fedez for Bershka» si ispira al mondo dei tatuaggi. Così tutti possono sentirsi un po’ Fedez...

«Non ci siamo inventati nulla, la souvenir jacket esiste da sempre e il mondo dei tattoo ha ispirato anche i grandi della moda. Il passo in più è stato usare sketch meno tradiziona­li, un’idea di tatuaggi un po’ più contempora­nea».

Che sono identici a quelli che ha lei sul corpo.

«Sì, invece che ispirarmi a un vecchio nome come Sailor Jerry, ho scelto El Monga, il tatuatore spagnolo che mi ha disegnato il braccio e dove ne farei altri dieci, ma non posso andare sempre a Barcellona. Anche lui fa la tigre, ma la fa in modo diverso, meno visto».

C’è un tatuaggio di cui si è pentito?

«Eccome! Qualsiasi persona molto tatuata come me è destinata a pentirsi. Vede questa macchia nera sul braccio? Sono cinque tatuaggi diversi, uno ha coperto l’altro... è un caos, ma alla fine mi ricorda un periodo della mia vita».

Si cancella un tatuaggio quando si volta pagina?

«Si cancella quando ti accorgi che non è un granché. Del resto ho cominciato a tatuarmi quando avevo pochi soldi e diciamo che non andavo da tatuatori pazzeschi...»

È più facile fare lo stilista o il rapper?

«Nella moda hai un team di persone intorno, da Bershka sono stato affiancato da persone bravissime e molto veloci. Quando scrivo una canzone sono solo e se subentra il “blocco dello scrittore” sono guai».

Quanto ha contato il parere della sua fidanzata?

«Lei ha dato l’approvazio­ne finale a ogni capo. La prima persona a cui ho fatto vedere i disegni

Il suo pezzo preferito?

«Mi piace moltissimo il giubbotto nero con dietro il tatuaggio, è devastante! Ma anche la giacca in velluto a coste: all’inizio la volevamo fare “liscia”, poi abbiamo tatuato anche lei. Comprerei tutto, spero che sia una di quelle collezioni da fila fuori dal negozio».

Che ne pensa del mondo della moda?

«Bello, come qualsiasi ambiente creativo: ha molti punti in comune con la musica. Ma non mi piace quando diventa troppo elitario. Il salotto è passato di moda e non è più cool avere la puzza sotto il naso».

Chi le piace?

«L’alta moda che incontra lo street. Mi piacciono le “collab”, penso a quella di Louis Vuitton e Supreme, anche se poi il rischio che si inflazioni c’è. L’acquisto nervoso appiattisc­e tutto».

Prima di fidanzarsi quanto le importava della moda?

«Nello streetwear ci campa- vo. L’alta moda invece non la “frequentav­o” e se non ci entro neppure ora... pazienza. Quando c’è la Fashion Week non vado alle sfilate con Chiara, nella vita in fondo faccio altro».

Siete una coppia anche in affari. Non fa male parlare troppo di lavoro?

«Non sono per niente d’accordo. Ci siamo aiutati molto La collezione Tre immagini di Fedez con i capi della collezione che ha disegnato per Bershka In alto, altri capi e il dettaglio dei ricami tatuaggio nei nostri lavori, abbiamo due aziende create dal nulla e che oggi sono leader. Ci siamo dati una grossa mano e consiglian­doci abbiamo portato molti cambiament­i rispetto a come gestivamo il business. Parliamo il giusto di lavoro e vivendo insieme è normale farlo».

La verità sul video-sondaggio «Fedez è gay: sì o no?»

«È una cosa per ridere, non ha riso? È nato in modo spontaneo».

Quanto tempo passa sui social?

«Lo stesso tempo dei miei coetanei».

Indossa una collana molto bella. Le piacciono i gioielli?

«Sì, sono un povero arricchito».

Cosa si è regalato con i primi guadagni?

«Sono stato maturo, ho sistemato la situazione economica della mia famiglia. Poi ho fatto 1000 euro di shopping».

Cosa le manca di più della vita prima della notorietà?

«Fare una passeggiat­a. L’ultima volta a New York ho camminato per 5 chilometri, lì non mi ferma nessuno».

Chiara non ci sente. Come le piace vestita una donna?

«Con personalit­à».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy