Il battesimo da costumista E «Intimissimi on Ice» vola
Una testa di Venere alta oltre sei metri sovrasta l’orchestra. Quando Andrea Bocelli emerge dal ghiaccio al centro della pista, intonando «Nessun dorma», e lo zar dei pattini Evgeni Plushenko nei panni del Custode dei venti gli volteggia attorno sventolando l’immenso mantello azzurro viene giù l’Arena di Verona. «Il re dello spettacolo è Andrea — dice il più volte campione olimpico russo —. Ho pattinato sulla piazza Rossa, ma mai in un luogo magico come questo!». L’eccitazione dei protagonisti — campioni abituati a ben altre sfide — è la sintesi migliore per raccontare «A Legend of Beauty», il nuovo show di Intimissimi on Ice che riporta, per il quarto anno, all’Arena di Verona i più celebri pattinatori sul ghiaccio del mondo (tutti medagliati olimpici) e i più grandi talenti della musica lirica e pop, per due serate dal vivo (ieri e oggi, sold out). Il palco, totalmente rinnovato, ha una pista centrale come nelle arene romane, per permettere al pubblico di vivere un’esperienza a 360 gradi.
Al centro dello spettacolo ci sono le figure femminili della mitologia classica, da Venere a Elena di Troia, da Circe a Medusa, rilette in chiave pop da due confezionatori di emozioni come il regista Damiano Michieletto e il direttore creativo Marco Balich. A fare da ponte con la contemporaneità ci sono anche i costumi di scena che Sandro Veronesi — patron di Calzedonia, gruppo di cui fa parte il marchio Intimissimi — ha astutamente affidato a una designer d’eccezione, Chiara Ferragni, influencer imprenditrice dell’era web. «Un’eredità difficile, lo scorso anno li aveva ideati Milena Canonero, quattro premi Oscar — commenta Balich —. Il risultato è scoppiettante».
C’è la Maga Circe in body trasparente e gonna di tulle tempestata di luci che pattina su lamazeppa di 20 centimetri, c’è Elena in abito sottoveste bianco con velo dorato contesa tra i troiani e i greci in una partita di hockey. La giapponese Shizuka Arakawa è Afrodite: esce da una conchiglia sulle note di «Un amore così grande». Quando diventa Iris ricoperta di veli arcobaleno la musica pop dei Coldplay è esaltata dagli archi dell’orchestra, vestita di bianco. Il Minotauro è tutto tatuato; il ballo delle baccanti, mischiato alla pizzica pugliese, diventa danza d’estasi.
Stéphane Lambiel, il re delle trottole, è Narciso tra gli specchi. Il campione svizzero parla di «vibrazioni e magia. Voi in Italia avete tutto». Il coreografo Nathan Clarke racconta di aver pensato a una bolla piena di arte, «Opera, orchestra, coro, moda, campioni sportivi, proiezioni in stile olimpico». Del resto, nelle intenzioni di Veronesi l’obiettivo dei Intimissimi on Ice è incarnare il mecenatismo moderno, facendo avvicinare i giovani all’opera e all’arte. Finale con il cast che fa ballare tutto il pubblico. Un parterre di ospiti internazionali che hanno sfilato sul red carpet: Katie Holmes, Irina Shayk, Ana Ivanovic, Ella Mills, Bebe Vio, Chiara Biasi, Alice Campello, Giulia Bevilacqua e Matilde Lutz….