C’è un negozio (nel villaggio dello shopping) tutto verde
Il pop-up al Fidenza Village con la collezione di Guardini, vincitore del Green carpet Award
l Mondo e i suoi cambiamenti non li fermi. Ma prenderne in mano il timone e cercare di cambiarne la rotta, sì. «Un movimento è in atto, si è andati oltre i meri concetti di sostenibilità e sensibilizzazione verso l’eco sistema. Utilizzare un certo materiale riciclato, adottare procedimenti produttivi non inquinanti oggi fanno parte di un quadro più ampio. Sostenibilità significa rispetto per l’ambiente, per l’essere umano — lotta allo sfruttamento, specie minorile, no sprechi, riciclare ma anche riutilizzare —, elementi parte di una nuova sensibilità. Capace di cambiare i canoni della moda e del lusso, come la società». L’istantanea «green» è di Desirée Bollier, presidente Value Retail, società a cui fanno capo 11 villaggi tra Europa e Cina, sorta di department store in cui poter vivere oltre all’acquisto a prezzi scontati di griffe del lusso, esperienze legate a turismo, food e arte.
Bollier e Value Retail hanno sposato Green Carpet, progetto lanciato da Eco-Age e dalla sua creatrice Livia Firth («da quattro anni sono in stretto contatto con Livia e mi interesso al lavoro della sua organizzazione»), culminato con il primo Green Carpet Fashion Awards, realizzato con Camera nazionale moda italiana e ministero dello sviluppo economico, svoltosi a Milano durante la fashion week al Teatro alla Scala. Parte integrante anche un concorso «sostenibile» per giovani talenti: cinque i finalisti, vincitore Tiziano Guardini; il suo abito in seta non violenta, ricami in conchiglie riciclate e cd di scarto, sarà esposto da oggi fino alla fine di dicembre, assieme a quelli degli altri quattro colleghi nel pop-up store The Creative Spot al Fidenza Village; nel corso del 2018 le creazioni di Guardini saranno poi disponibili anche in tutti gli 11 villaggi Value Retail. «Oltre alla visibilità nei nostri Villaggi data al vincitore abbiamo offerto ai finalisti della Green Carpet Talent Competition un programma di mentoring di un anno, con figure di spicco sia europee sia cinesi, grazie alle quali questi giovani potranno unire alla loro sensibilità green il giusto approccio al mercato e alla società», spiega Bollier.
«Ogni nostra creazione deve dare nuovi valori alla società. La moda oggi è anche questo», dice Tiziano Guardini. Conferma Bollier. «Le nuove generazioni sono già parte dei cambianti. Grazie a loro si stanno educando anche i loro genitori. Ne sono l’esempio con mia figlia». Louis Vuitton si trova al piano superiore, al mezzanino; al primo piano il prêt-à-porter donna, le calzature e gli accessori; al secondo, gli oggetti legati al viaggio con la scrivania per la personalizzazione con la stampa a caldo. Poi l’appartement, dove i clienti possono essere invitati per le visite private alla collezione. Sotto il tetto, l’atelier dell’alta gioielleria e degli abiti da sera.
Alle pareti 33 opere d’arte commissionate ad artisti contemporanei. L’attenzione per l’arte sarà celebrata anche con il lancio del secondo capitolo di Masters, collaborazione tra la Maison e Jeff Koons.