Abusi edilizi, le commissioni decideranno le demolizioni
Nella legge di Bilancio 2018 anche norme più dure anti abusivismo edilizio e per esaminare gli oltre 5 milioni di richieste di sanatoria che attendono dal 2003 di essere analizzate. Il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, ha chiesto al viceministro Riccardo Nencini di lavorare sul dossier. La modifica di alcune norme inserite nel Testo unico in materia edilizia (legge 380 del 2001) era già stata programmata, ma dopo il terremoto di Ischia è riemersa drammaticamente la questione e l’esecutivo ha deciso di premere sull’acceleratore, anche con collaborazione dei Consigli nazionali di ingegneri e architetti. Tra le novità, pene più severe (da 2 a 3 anni di condanna) a seconda della gravità dell’abuso e se l’abusivo ha provveduto o meno a demolire e a sanare, ove possibile, perché spesso queste case sono pericolose. Si prevedono «unità di valutazione» (come organo indipendente), una per regione, dove professionisti di alto profilo e esponenti di organi pubblici esprimano un giudizio sugli immobili eventualmente sanabili e diano le prime indicazioni sulle eventuali demolizioni, se il Comune competente per territorio non dovesse mettere in moto le ruspe. In un altro articolo si parla degli edifici sanabili che potrebbero essere acquistati e poi usati dal Comune per l’emergenza abitativa e altri usi sociali.