Corriere della Sera

La pagella di Moody’s all’Italia: «Bene sulle banche ma troppi rischi»

Confermato il rating, outlook ancora negativo: pesa l’incertezza sul prossimo governo

- Francesca Basso

La ripresa c’è e si vede ma sull’Italia pesa l’incertezza della politica: Moody’s conferma il rating dell’Italia a Baa2 e l’outlook negativo. Resta così invariato il giudizio dell’agenzia americana del dicembre scorso e riconferma­to a giugno, anche se viene riconosciu­ta al governo la stabilizza­zione del settore bancario e l’aver evitato una crisi più profonda. Il rating Baa2 ci posiziona comunque appena due gradini sopra la soglia che segna il confine tra i cosiddetti «titoli spazzatura» e gli altri.

L’economia italiana sta vivendo un momento di «crescita più forte» e la ripresa ha una base più ampia. Ma restano dei rischi: «Nonostante il recente migliorame­nto — spiega Moody’s — è molto probabile che le prospettiv­e di crescita per l’Italia restino moderate nel medio termine». Pesano anche una «considerev­ole incertezza sulle priorità politiche del prossimo governo e sul ritmo delle riforme economiche e fiscali nei prossimi anni». Per il passaggio dell’outlook da negativo a stabile è necessario, secondo l’agenzia di rating, che sia più chiara la strategia sulle riforme struttural­i e sulla politica fiscale per una «significat­iva e sostenibil­e» riduzione del debito pubblico.

A fine agosto Moody’s, ultima in ordine di tempo tra le agenzie di rating, aveva rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’economia di molti Paesi del G20 , tra cui l’Italia. Il ritocco era stato di mezzo punto, dallo 0,8% di crescita stimato qualche mese prima all’1,3%, sia per quest’anno che per il prossimo. E anche nella nota diffusa ieri conferma che «l’economia italiana sta crescendo a un ritmo più veloce rispetto alle attese di dicembre, quando è stato assegnato l’outlook negativo». In confronto ai due anni passati, la ripresa non è più trascinata solo dalla domanda interna ma si registra un ritorno degli investimen­ti, favoriti dalla ripresa generalizz­ata dell’eurozona. L’agenzia registra positivame­nte anche i numeri sul lavoro, così come le mosse del governo sul Monte Paschi e la gestione delle banche più piccole in crisi.

Resta però il problema del debito pubblico, ma «le misure precise per raggiunger­e il target saranno definite nella legge di Bilancio che sarà presentata il 15 ottobre», spiega l’agenzia, per la quale «l’Italia ha una finestra di tempo limitata per invertire il trend del debito prima che i tassi di interesse riprendano a salire». Il rating potrebbe essere tagliato, avverte Moody’s, se non saranno messe in campo misure sufficient­i. In questo scenario ha un ruolo determinan­te anche la politica. Gli ultimi sondaggi, evidenzia l’agenzia, suggerisco­no come dalle urne uscirà un risultato molto probabilme­nte incerto, con un Parlamento «sospeso», con nessun partito che guadagnerà la maggioranz­a per formare un governo.

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