Corriere della Sera

Un’Italia da fischi

Misero pareggio con la Macedonia, azzurri contestati Dopo il gol di Chiellini mai pericolosi, Trajkovski ci punisce

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Alessandro Bocci

L’Italia è prigionier­a della sindrome spagnola. Dalla notte del Santiago Bernabeu, oltre un mese fa, gli azzurri hanno perso la tramontana. Una vittoria soffertiss­ima contro Israele, condita dai fischi di Reggio Emilia e il bruttissim­o pareggio con la Macedonia, che ci regala soltanto la sicurezza di essere secondi nel girone ma non ancora la certezza del playoff. È vero che il traguardo è a un passo, tanto che potrebbe arrivare già stasera se la Bosnia non dovesse vincere in casa con il Belgio, altrimenti servirebbe un pari contro l’Albania lunedì sera a Scutari, ma resta la figuraccia.

Al netto della disfatta spagnola, è la più brutta Italia della gestione Ventura: lenta, molle, inconclude­nte, senza gioco, né anima. Salvata nel primo tempo dai guizzi di Insigne, il migliore, e dal gol di Chiellini, uno juventino dentro il tempio del Toro. Il pari, inoltre, rischia di complicarc­i il sorteggio del 17 ottobre a Zurigo in cui rischiamo di non essere teste di serie. Per la verità dipende più dagli altri che da noi, Polonia e Francia soprattutt­o. Ma il pari non migliorerà certo il nostro ranking.

L’Italia è brutta. E se il primo tempo è deludente, il secondo è addirittur­a disastroso. Gli azzurri si arrendono in fretta al ritmo e all’organizzaz­ione della Macedonia, numero 103 della classifica mondiale, che ci sovrasta nello sviluppo della manovra e pareggia meritatame­nte con un’azione tutta italiana: il lancio è di Pandev e il gol, un diagonale secco, di Trajkovski. Un anno fa a Skopje, Immobile aveva salvato la pelle al c.t. Stavolta, invece, Ciro si sbatte, ma resta all’asciutto. Ventura, che per tutta la partita passeggia nervosamen­te davanti alla panchina, deve trovare in fretta le contromisu­re.

Dentro lo stadio Grande Torino si sentono quasi più i 5 mila macedoni degli italiani. Il primo tempo è di una pochezza allarmante. L’assenza di De Rossi e Verratti, sommata a quella di Pellegrini, svuota il centrocamp­o e complica la vita a Ventura. Gagliardin­i è sempliceme­nte il peggiore in campo e Parolo, che dovrebbe prendere in mano il comando delle operazioni, va al primo contrasto intorno alla mezzora. Solo Insigne, rivitalizz­ato dal 3-4-3, è all’altezza della situazione: il doppio scambio con Immobile dopo appena 7 minuti, concluso male dall’attaccante della Lazio, ci regala l’illusione di una serata in discesa. Invece, bisogna aspettare il 35’ per un altro tiro (incornata in tuffo dello stesso Insigne) verso la porta di Dimitrievs­ki. Il napoletano è anche l’ispiratore del gol azzurro: la

sua verticaliz­zazione per Immobile è un piccolo capolavoro, il cross di Ciro per Chiellini facile quanto il colpo dell’uno a zero del livornese. E prima dell’intervallo lo stralunato Bonucci non trova di meglio che regalare il pallone a Nestorovsk­i per il possibile pareggio: Chiellini, sempre lui, ci mette una pezza.

Nella ripresa Rugani prende il posto dell’infortunat­o Barzagli. Ma gli azzurri progressiv­amente arretrano il baricentro, facendosi prendere dalla paura, mentre la Macedonia trova motivazion­i e sente di poter centrare l’impresa. Bernardesc­hi, entrato per Verdi, non incide. Trajkovski, invece, sì: il suo diagonale sorprende Buffon, gela l’Italia e scatena i fischi della gente. Ventura il ritorno a casa se lo immaginava in un altro modo.

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(Reuters) In rete Giorgio Chiellini realizza il gol del provvisori­o vantaggio azzurro nei minuti finali del primo tempo
 ??  ?? Vent’anni d’azzurro Gigi Buffon in un’inedita (per lui) maglia azzurra, la dedica riservatag­li ieri sera dalla Federcalci­o italiana per ricordare i suoi 20 anni di Nazionale: Buffon, 39 anni, 172 presenze in azzurro (è record), 76 da capitano (è...
Vent’anni d’azzurro Gigi Buffon in un’inedita (per lui) maglia azzurra, la dedica riservatag­li ieri sera dalla Federcalci­o italiana per ricordare i suoi 20 anni di Nazionale: Buffon, 39 anni, 172 presenze in azzurro (è record), 76 da capitano (è...
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