Corriere della Sera

Casa Milan è sempre aperta per il presidente Berlusconi

Il club sorpreso per le critiche. Lo sponsor: «Montella un grande»

- Arianna Ravelli

«Silvio Berlusconi ha il diritto quasi divino di dire quello che vuole sul Milan: è il presidente più vincente della storia». Se a Casa Milan ci sono rimasti male per le critiche che l’ex proprietar­io — ma nell’animo per sempre presidente-allenatore — ha espresso al Corriere, nessuno lo dice, anche se sembrerebb­e strano il contrario. Nessuno si sogna di replicare («le parole del presidente non si commentano, al massimo servono da stimolo»), o, ad esempio, di ricordare i motivi per cui si è scelto di dare la fascia di capitano a Bonucci (considerat­o perfetto per «diffondere» la mentalità vincente) o le motivazion­i tecniche di così tanti innesti (Berlusconi aveva detto: «Non si era mai visto il cambio di 11 giocatori, non si poteva acquistare un top player?»). D’altra parte Berlusconi non è mai stato un fan di Montella, è noto che preferisse Brocchi e il fatto che l’attuale dirigenza gli abbia ribadito la fiducia non gli è piaciuto. Su quel piano ha replicato Renzo Rosso, n.1 di Diesel e sponsor del Milan («Montella è un grande allenatore») che a «Tutti convocati» di Radio 24 ha difeso anche la proprietà cinese: «Non ho perplessit­à, vogliono fare una grande squadra».

Quello che filtra dalle chiacchier­e più informali a Casa Milan è piuttosto la sorpresa per l’accusa di freddezza verso la vecchia proprietà, perché l’attuale è sicura di aver fatto di tutto per dimostrare rispetto e vicinanza, a partire dall’offerta a Berlusconi di restare presidente onorario, offerta che, dopo lunga riflession­e, il Cavaliere ha rifiutato. Piccole attenzioni sono seguite: il posto di Berlusconi a San Siro rimane non assegnato e a sua disposizio­ne; è stato invitato molte volte anche a Milanello; il giorno del compleanno la società lo ha celebrato pubblicame­nte sui social e poi in modo più privato, perché l’ad Fassone gli ha fatto recapitare ad Arcore una maglia rossonera con il numero 81. Quanto al Trofeo Berlusconi, di cui Silvio lamenta la cancellazi­one, non è stato disputato per la concomitan­za dei preliminar­i di Europa League, ma c’era l’intenzione di rifarlo l’estate prossima magari contro la Juve. Anche perché le ultime edizioni, con la vecchia proprietà, sono state un flop: si è giocato il 5 novembre 2014, contro il San Lorenzo, davanti a 5 mila spettatori, e il 21 ottobre 2015, contro l’Inter con 15 mila persone, mentre nel 2016 non si è disputato.

Ma il nuovo Milan ha chiara una cosa che ripeteva sempre anche il vecchio: quando si perde si ha torto. Per frenare le critiche può fare solo una cosa: vincere. Magari già il derby.

 ?? (LaPresse) ?? A San Siro Berlusconi in tribuna tra la figlia Barbara e Adriano Galliani
(LaPresse) A San Siro Berlusconi in tribuna tra la figlia Barbara e Adriano Galliani

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy