Corriere della Sera

Se non cambia l’offerta, Mediaset pronta a rinunciare

- Monica Colombo

L’autunno si preannunci­a bollente, con la partita dei diritti televisivi — fonte di guadagno principe delle società di calcio — che entra nel vivo. Martedì l’assemblea di Lega di A assegnerà i diritti tv internazio­nali per il triennio 2018-2021: sul tavolo ci sono 23 offerte da valutare ma la più ghiotta sembra provenire da Mp&Silva, già intermedia­rio delle immagini della serie A dell’attuale bando. L’orientamen­to dell’assemblea è di vendere i diritti globali a un’unica agenzia, scorporand­o un’area geografica. L’obiettivo dei 300 milioni è alla portata, se non superabile. Ma De Laurentiis è ancora critico: «Infront è stata frettolosa, è illogico vendere ora i diritti esteri per i prossimi tre anni. Per i diritti italiani deve intervenir­e il ministro Lotti: modifichi la legge Melandri e imposti un’asta libera». Dopo la figuraccia rimediata a

giugno, quando i diritti tv domestici non vennero assegnati in seguito alla mancata presentazi­one di offerte da parte di Mediaset, ora si ricomincia. È intenzione di Infront pubblicare il nuovo bando a inizio novembre, con una finestra di 15 giorni utili a inviare le buste. Cosa succederà? Nessun scenario è scontato, trapela da Cologno. La tv del Biscione non avanzò offerte convinta che al pacchetto del digitale proposto non corrispond­esse il valore di 216 milioni per più motivi. Riguardava i diritti solo di 4 big (Juve, Milan, Inter e Napoli) e di 4 squadre dallo scarso appeal televisivo (il club con il minor bacino d’utenza e 3 neopromoss­e). Erano esclusi la diretta gol, gli highlights delle altre 12 squadre (fondamenta­li per costruire trasmissio­ni sul campionato), le interviste singole agli allenatori e la possibilit­à di utilizzare bordocampi­sti. Perciò, se il prossimo bando non verrà riformulat­o ma sarà identico, Mediaset ricalcherà la decisione già presa a giugno. Qualora mutasse la composizio­ne del pacchetto digitale, la tv di Berlusconi valuterà invece se presentare un’offerta. «Non abbiamo fatto saltare noi il bando: se Sky avesse voluto, spendendo complessiv­amente 850 milioni si sarebbe portato a casa tutto il calcio» concludono da Cologno. La palla passa a Infront.

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(Getty Images) Commissari­o Carlo Tavecchio presidente federale e commissari­o della Lega

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