Corriere della Sera

GLI ODIATORI SUL WEB E L’ORARIO D’UFFICIO

- Di Aldo Grasso

Non dico decaloghi, non dico policy aziendale. Dico sempliceme­nte: la buona educazione segue orari d’ufficio? Nine to Five, come recitava quella commediola con Jane Fonda? Pare che in Basilicata usi così. Meglio, alla Regione Basilicata. Meglio, nell’ufficio del geometra Domenico Leccese. Il quale, sui social network, ha preso di mira Francesca Barra e Claudio Santamaria con messaggi grevi e con pesanti illazioni su una figlia della conduttric­e. Altri Basilicata Il geometra della Regione che ha insultato Francesca Barra odiatori da tastiera si sono aggiunti al coro e la muta dei linciatori ha fatto il resto, arrivando a minacce di morte. Ora toccherà alla magistratu­ra porvi rimedio. L’aspetto più sconcertan­te è che Leccese si è difeso così: «Fuori dagli orari di ufficio posso fare il c… che voglio. Non faccio il dipendente della Regione 24 ore su 24». Può fare ciò che vuole? Parrebbe di sì, visto che un’indagine interna della Regione Basilicata ha accertato che i suoi disgraziat­i post non sono stati scritti in orario d’ufficio, anche se il governator­e della Regione, Marcello Pittella, ha chiesto all’ufficio del personale di esaminare il comportame­nto di Leccese per valutare se vi siano gli estremi per un richiamo. Solo un richiamo? Il tempo libero di una persona che lavora in un ente pubblico è totalmente fuori dalle regole? Il concetto di reputazion­e (ricade anche sulla Regione) in Italia non esiste? Si vede che ormai l’etica è flessibile, come l’orario d’ufficio.

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