Corriere della Sera

Spagna, una marea bianca: parliamoci

Da Madrid a Barcellona, migliaia in piazza per chiedere unità. Oggi manifestaz­ione contro l’indipenden­za

- DAL NOSTRO INVIATO Andrea Nicastro

BARCELLONA Niente bandiere questa volta in Plaça de Sant Jaume, il cuore del potere catalano. La manifestaz­ione di ieri esponeva federe di cuscini, magliette, palloncini, colombe di cartone, tutti rigorosame­nte bianchi. Era il debutto pubblico della terza via tra nazionalis­mo catalano e patriottis­mo spagnolo. «Sono qui per il dialogo e la pace» spiegava Neus, una giovane con in braccio un isterico fox terrier. Lo slogan, «Parlem», era di tanto in tanto tradotto nel castiglian­o «Hablamos», parliamo. Un bambino chiede alla mamma se davvero sono tutte spose quelle signore vestite di bianco, la piazzetta medievale è piena, l’aria è di festa, ma non ci saranno più di 4-5 mila persone. La polarizzaz­ione pro e contro l’indipenden­za si coltiva da anni ed è difficile accendere la fiammella proprio sul rettilineo d’arrivo. L’iniziativa è partita sui social da un’agenzia pubblicita­ria di Madrid ed è diventata virale esordendo oggi anche in molte altre città di tutta la Spagna. Il corteo bianco rappresent­a probabilme­nte la maggioranz­a silenziosa, gente che si appella al buon senso e alla convivenza civile, ma così silenziosa e a-partitica da risultare ininfluent­e.

A Madrid, invece, la piazza ha mostrato anche l’altra Spagna, quella che vuole salvare l’unità del Regno ad ogni costo. Un mare di bandiere spagnole. È stata la prova generale per la manifestaz­ione anti indipenden­za di oggi a Barcellona. Diversi i cortei annunciati. Sotto i riflettori il premio Nobel Vargas Llosa e la regista Isabel Coixet. Ma ci sarà anche un corteo del Partido Popular del premier Marano Rajoy e altri di «patrioti» che riempirann­o i pullman di vari angoli di Spagna. «Arrivano i cavernicol­i — dicono sprezzanti i secessioni­sti di Barcellona —. Vedremo se sapranno rimanere pacifici come abbiamo sempre fatto noi». Gli indipenden­tisti progettano di starsene in casa o andare al mare. I leader discutono su forma e sostanza: le 48 ore dalla proclamazi­one del voto stanno scadendo e la Dichiarazi­one unilateral­e di indipenden­za è un obbligo di legge, ma forse è meglio violare una norma anti costituzio­nale che non negare il tempo a mediazioni segrete. Ogni giorno può comunque essere quello decisivo per la dichiarazi­one unilateral­e di indipenden­za. «Una dichiarazi­one che non potrà avere alcun effetto» assicura il premier Mariano Rajoy in un’intervista al País «perché il governo centrale non lo permetterà». «La Spagna resterà Spagna a lungo. Mi appello ai catalani perché si allontanin­o da estremisti e radicali».

 ??  ?? Due lingue Un’immagine scattata ieri a Madrid: dalla capitale a Barcellona, migliaia di persone hanno sfilato al doppio grido «Parlem?» (in catalano) e «Hablamos?» (in castiglian­o): «Parliamo?». Chiedono che si riannodi il dialogo tra la Catalogna e il...
Due lingue Un’immagine scattata ieri a Madrid: dalla capitale a Barcellona, migliaia di persone hanno sfilato al doppio grido «Parlem?» (in catalano) e «Hablamos?» (in castiglian­o): «Parliamo?». Chiedono che si riannodi il dialogo tra la Catalogna e il...

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