Corriere della Sera

L’ex rettore del seminario: «Ho 2 figli»

- Di Gian Guido Vecchi

«Domando perdono per il mio cattivo esempio. Come sempre, se possibile ora più che mai, vi chiedo di pregare per me e ricordarmi davanti al Signore». È una lettera dolente, quella di padre Óscar Turrión, 49 anni, dal 2014 e fino ad agosto rettore del seminario pontificio «Maria Mater Ecclesiae», dove la congregazi­one dei Legionari di Cristo si occupa della formazione dei sacerdoti. A marzo padre Turrión aveva rivelato ai superiori di essere legato a una donna che gli aveva dato una figlia, e si era ritirato per un periodo di «riflession­e» impegnando­si a non esercitare il sacerdozio in pubblico. Tre giorni fa ha ammesso che con lei aveva già avuto un figlio anni fa e ha chiesto di lasciare il sacerdozio e occuparsi della sua famiglia. Tutta la vicenda è stata resa nota dagli stessi Legionari, una congregazi­one conservatr­ice travolta anni fa dallo scandalo del fondatore, padre Macial Maciel Degollado: un criminale pedofilo che per decenni compì abusi su minori e malversazi­oni economiche. Ma i Legionari erano ricchi e Maciel «molto ben coperto», come spiegò Benedetto XVI: da cardinale Ratzinger fu bloccato in Curia, ma una volta Papa andò fino in fondo, costrinse al ritiro il fondatore morente e commissari­ò la congregazi­one. Ora i Legionari scrivono: «Siamo profondame­nte rattristat­i che la recente storia della nostra Congregazi­one abbia causato il calo del fervore di alcuni dei nostri membri. Ripetiamo il nostro impegno per la via del rinnovamen­to, guidati dalla Chiesa». Nella sua lettera, infatti, l’ex rettore dice di aver «perso il fondamento» dopo lo scandalo di Maciel. Già da rettore aveva deciso di lasciare il sacerdozio ma non lo ha fatto «per debolezza e vergogna», dice: «Accetto la mia responsabi­lità. Senza timore del futuro, metto tutto nelle mani di Dio».

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