«Sono la mamma felice di una ragazza Down»
Sono la mamma di Lavinia, una ragazza Down di 23 anni, e sono rimasta molto colpita dalla vicenda della piccola abbandonata a Napoli. Ne ho letto sul Corriere in un giorno particolarmente felice per mia figlia e per la nostra famiglia: dopo 2 anni di borsa lavoro provinciale e di tirocinio, i suoi datori di lavoro hanno deciso di assumerla. Non ho potuto fare a meno di ripensare ai giorni bui di 23 anni fa, quando, in un momento di disperazione, temendo di non essere all’altezza di gestire quella che immaginavo una vita difficile, avevo considerato la stessa opzione di quella donna; oggi sono sinceramente sicura di avere fatto la scelta giusta. Condivido quanto detto dal papà di Andrea nell’intervista al Corriere: si dà molto, ma molto di più si riceve. Lavinia è una ragazza come tante: ha frequentato una scuola professionale; fa sport con ottimi risultati; suona due strumenti; esce con gli amici che condivide anche con la sorella più grande, ragazzi splendidi che le vogliono bene; adesso ha anche un lavoro! Al signore che si è offerto di accogliere la piccola nell’avventura della vita voglio dire che non sarà solo: troverà nella scuola, nelle società sportive, tra i genitori che condividono la stessa esperienza, persone che lo aiuteranno e i sorrisi della sua bimba lo ripagheranno di ogni sacrificio e di ogni comunque immancabile difficoltà che affronterà come, del resto, qualsiasi genitore.
Maria Cristina Balzaretti Ogni domenica pubblichiamo il racconto breve — reale o di fantasia — scritto da un lettore