Corriere della Sera

L’ex sindaco: con Renzi si deve parlare, no a un polo di testimonia­nza

- DAL NOSTRO INVIATO Carlo Vulpio

Alla fine, pur con il tatto e la prudenza che lo contraddis­tinguono, Giuliano Pisapia lo dice. «Renzi è stato votato alle primarie del Pd da milioni di persone. Non è il candidato premier, ma è il segretario del partito più grande del centrosini­stra. Il mio ragionamen­to, con i personalis­mi, non c’entra nulla. Io voglio valorizzar­e ciò che unisce e non ciò che divide, per battere le destre risorgenti e i populismi come quello del M5S. Voglio che sia il centrosini­stra a governare e a cambiare l’Italia». Le persone che alle primarie del Pd hanno votato Renzi, per l’esattezza, non sono state «milioni», ma un milione 250 mila. Poiché però rappresent­ano quasi il 70 per cento di chi ha partecipat­o alle primarie del Pd, il discorso di Pisapia non si presta a equivoci: chi altri, all’interno del centrosini­stra, può vantare un consenso così ampio?

La sala del castello normanno-svevo di Mesagne è piena, ci saranno duecento persone, e Pisapia sembra quasi meraviglia­to per l’interesse e l’accoglienz­a, anche perché è una domenica di sole e il tema dell’incontro, «Per un campo largo e plurale», non è particolar­mente eccitante. E poi perché da queste parti Pisapia non ha truppe cammellate che lavorino per lui. Questo è il Salento in cui D’Alema riusciva a essere eletto anche quando la sinistra perdeva e dove è in atto un rimescolam­ento e un «riposizion­amento» di tutte le figure di secondo e terzo piano che stavano con Sel, con il Pd, con Emiliano, con Vendola, con D’Alema, con tutti e poi contro qualcuno e poi di nuovo con tutti, e che oggi cercano soprattutt­o di fiutare bene la direzione del vento per non sbagliare cavallo.

Pisapia lo sa, e sorvola sul fatto che a presentarl­o sia un deputato locale, Toni Matarrelli, che incarna, diciamo così, questa incertezza, e che in tempi record è transitato da Sel a Possibile e da qui a Mdp, e ora è pronto a sostenere l’ex sindaco di Milano. Anche i duecento in sala ne sembrano consapevol­i e infatti vogliono ascoltare solo Pisapia, capire se è vero che ce l’ha con D’Alema o se il suo discorso sui personalis­mi da evitare valga per tutti, e quindi anche per lui, che su questo elemento basa la sua proposta.

«Vale per tutti. E quindi vale anche per me — dice Pisapia, incassando gli applausi —. Ho detto e ribadisco che se per un centrosini­stra largo, coeso, che vuole vincere le elezioni, D’Alema risultasse divisivo, dovrebbe fare un passo a lato. Lo stesso vale per me, che in tal caso farei non solo un passo a lato, ma un passo indietro. Se tutti vogliamo contribuir­e a ottenere il risultato che ci prefiggiam­o, ognuno di noi deve capire questo. Altrimenti regaleremo il Paese a quelli che diciamo di voler sconfigger­e».

Per far comprender­e meglio cosa è venuto a dire, Pisapia ricorre a due esempi. Uno da imitare e uno da evitare. «Lecce è l’esempio di centrosini­stra

come lo vorrei io — dice —, mentre Sesto San Giovanni, ora governato dalla destra, è ciò che non voglio». Pisapia sostiene che con Renzi sia necessario parlare e che questo non significhi mutare l’orizzonte di un impegno politico «basato sul civismo, l’ambientali­smo, il volontaria­to, l’interazion­e con il

Il governo «Voglio battere destre e populismi, voglio che sia il centrosini­stra a governare» Il rischio Nel Salento caro a D’Alema: se si è divisivi regaliamo il Paese a chi vogliamo sconfigger­e

cattolices­imo democratic­o». E alle critiche «da sinistra» (i suoi ex compagni di Rifondazio­ne, oggi in Sinistra italiana) risponde così: «Loro pensano che oggi in Italia ci voglia un quarto polo. Non sono d’accordo. Non mi interessa un polo di testimonia­nza. Abbiamo il dovere di proporre, di governare e di cambiare l’Italia. Senza personalis­mi».

 ??  ?? Possibile Giuseppe «Pippo» Civati, 42 anni, deputato dal 2013, guida il movimento dal 2016 Alleanza popolare per la democrazia Anna Falcone, 46 anni, cofondatri­ce del gruppo Rifondazio­ne comunista Maurizio Acerbo, 51 anni, è segretario dal 2 aprile
Possibile Giuseppe «Pippo» Civati, 42 anni, deputato dal 2013, guida il movimento dal 2016 Alleanza popolare per la democrazia Anna Falcone, 46 anni, cofondatri­ce del gruppo Rifondazio­ne comunista Maurizio Acerbo, 51 anni, è segretario dal 2 aprile
 ??  ?? Sinistra italiana Nicola Fratoianni, 45 anni, deputato dal 2013, è segretario dal 19 febbraio
Sinistra italiana Nicola Fratoianni, 45 anni, deputato dal 2013, è segretario dal 19 febbraio
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 ??  ?? Mdp Articolo Uno Roberto Speranza, 38 anni, tra i fondatori il 25 febbraio 2017
Mdp Articolo Uno Roberto Speranza, 38 anni, tra i fondatori il 25 febbraio 2017
 ??  ?? Campo progressis­ta Giuliano Pisapia, 68 anni, lo ha fondato il 14 febbraio 2017
Campo progressis­ta Giuliano Pisapia, 68 anni, lo ha fondato il 14 febbraio 2017
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