Corriere della Sera

Scanner facciale per i cittadini Ue che sceglieran­no il Regno Unito

- L. Ip.

DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Gli europei che vorranno venire in Gran Bretagna dopo la Brexit dovranno sottoporsi alla scannerizz­azione del volto, una forma di schedatura digitale. La misura, che sarà contenuta in un rapporto governativ­o sull’immigrazio­ne di prossima pubblicazi­one, si applicherà a quanti vorranno venire a vivere e lavorare in Gran Bretagna: dunque non ai turisti.

Originaria­mente l’idea era di prendere le impronte digitali di tutti i futuri immigrati europei: ma poi il progetto è stato abbandonat­o perché rischiava di essere percepito come una forma di criminaliz­zazione preventiva.

La misura è in linea con quanto annunciato dalla premier Theresa May nel discorso tenuto a Firenze in settembre. Dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, che avverrà il 29 marzo 2019, ci sarà un periodo di transizion­e di circa due anni dove tutto rimarrà più o meno come prima: tranne per quanto riguarda la libera circolazio­ne delle persone, rispetto alla quale saranno subito introdotte delle misure restrittiv­e.

Il partito conservato­re è diviso sulla futura relazione della Gran Bretagna con l’Europa: l’ala moderata vuole un rapporto stretto che replichi in gran parte le condizioni attuali, i Brexiters propugnano una rottura netta. Ma tutti, sia nel partito di governo che nell’opposizion­e laburista, concordano su una cosa: il referendum dell’anno scorso è stato una richiesta da parte dell’elettorato di mettere fine alla libera circolazio­ne degli europei. E così sarà.

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