Corriere della Sera

L’Inter è la sorpresa del campionato Nel derby il Milan giocherà di rimessa

- Di Mario Sconcerti

Credo sia giusto pensare che la vera sorpresa del campionato sia l’Inter. Era settima pochi mesi fa, non ha fatto una straordina­ria campagna acquisti, ha comprato il centrocamp­o della Fiorentina. Non ha mai giocato davvero bene e questo è stato sempre messo molto in chiaro anche grazie alla facilità con cui si può parlare «male» dell’Inter, direi che rientra nella sua libertà di opinione e di follia. Eppure davanti all’ottava giornata di campionato arriva insieme alla Juve, appena addosso al Napoli. Non ha mai perso, ha subito 3 sole reti, cioè quasi la metà di quello che hanno subito i suoi migliori avversari. Del Napoli non si è fatto che parlare in modo ottimo, della Juve spesso anche, eppure arrivano tutti insieme. Dov’ è allora lo sbaglio, l’eccesso, il servilismo? L’Inter ha tre limiti: il primo è la linea incompleta di centrocamp­o, mai di un colore solo. Manca un regista e manca un trequartis­ta. I più convenient­i sono Gagliardin­i, Vecino e Brozovic. Il secondo è l’attacco. Ha forse il centravant­i migliore che però divora chiunque gli passi accanto. L’altro che segna è Perisic, che per segnare deve però fare una prodezza, mai una normalità. Il resto della squadra segna poco, infatti l’Inter è sotto 10 reti a Napoli e Juve. Il terzo limite è la vaga inedia che sempre le si respira dentro. Non c’è un leader che ne convinca un altro, si va a piccoli passi caraibici, dove contano più le movenze che le impronte. Però ha giocatori (Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Vecino, Candreva, gli stessi Perisic e Icardi, una volta a turno i centrocamp­isti) in grado di fare l’ultimo gol che decide 15 partite su 19 avversari. Le basterebbe pareggiare con le prime quattro per arrivare fino in fondo. Tra cui non c’è naturalmen­te il Milan. È qui che il derby ritorna particolar­e,

stavolta la differenza è chiara. Questo favorirà il Milan che giocherà di rimessa e ha più idee in generale, anche se meno capacità di risolverle. Mi sembra molto solo il Milan di oggi. Berlusconi gli soffia addosso pensieri impropri: nel mondo o si riscuote o si suggerisce, entrambe le cose non vanno d’accordo. La squadra ha limiti chiari che tutti avevano prima applaudito, compreso i social. Forse servirebbe un intervento forte di sano populismo milanista durante la settimana. Non può reggere tutto Montella da solo. Ma sarà un derby bellissimo proprio per questa debolezza.

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(Getty Images, LaPresse) Avversari Luciano Spalletti e, a destra, Vincenzo Montella
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