Corriere della Sera

Messi e Ronaldo due sfide dentro o fuori per andare in Russia

DEI PALLONI D’ORO Argentina, Portogallo e il rischio di saltare il Mondiale

- Carlos Passerini

Un paragone con altri sport non c’è, non ha senso. Forse un Wimbledon senza Federer, è che a Londra si gioca ogni estate: è diverso. Ci va più vicino lo scenario di un’Olimpiade senza Bolt, come peraltro sarà per forza a Tokyo 2020: ma Usain in Giappone non ci sarà perché smette, non perché non ce l’ha fatta a esserci. È diverso. No, un Mondiale senza Lionel Messi e Cristiano Ronaldo è oltre, è peggio, o meglio sarebbe peggio, perché non è ancora detto, perché entrambi hanno ancora in mano un paio di jolly, perché forse non succede. Ma se succede? Di certo fa impression­e già solo l’idea che i migliori del pianeta, i due dittatori che si sono contesi gli ultimi 9 Palloni d’oro, siano arrivati a scommetter­e tutto sull’ultimissim­a giocata. Due giganti attraverso il buco della serratura: uno scherzo, pare. E invece.

Fa impression­e. E fa riflettere su come stiano cambiando i rapporti di forza nel calcio. Omar Sivori sosteneva già 20 anni fa che «a forza di insegnare ai brocchi a giocare a pallone prima o poi loro diventeran­no quelli bravi e noi i brocchi». L’antica profezia del mitico Cabezòn non è sufficient­e a spiegare la situazione paradossal­e, però aiuta: le famigerate squadre materasso non esistono più, il livello delle piccole s’è alzato moltissimo e oggi, chiedere all’Italia, anche una Macedonia può essere difficile da digerire.

Ne sono una prova la sudata del Portogallo ad Andorra, dove è stato necessario costringer­e CR7 ad alzarsi dalla panchina e ad aggiustare il pomeriggio, e il tremendo 0-0 dell’Argentina a Buenos Aires col Perù. La prospettiv­a più delicata è proprio quella di Leo, che domani notte deve vincere in Ecuador per ottenere almeno lo spareggio con la Nuova Zelanda. «Ce la facciamo» fa il duro il c.t. Sampaoli, che però ha un guaio ulteriore perché si gioca a Quito, 2.850 metri sul livello del mare: mancherà l’aria, e non solo per l’ansia. Il Portogallo ha una palla match più pulita: se vince all’ultima domani in casa con la Svizzera, con qualunque risultato, acchiappa il pass diretto. Occhio però, la squadra di Petkovic ne ha fatti 5 all’Ungheria. E se per ora è in testa, qualcosa significa.

Tremano le stelle, ma non solo loro. Perché oggi un campione non è solo un campione, è un’azienda. E se si considera che CR7 solo dagli sponsor fra cui Nike incassa 35 milioni di euro annui, e la Pulce 27 (Leo è con Adidas), è evidente come non si tratti di una questione solo privata, calcistica. C’è di più: soldi, potere, politica. A marzo la Russia ha alzato il budget per l’organizzaz­ione a 10.8 miliardi di dollari, un fiume di rubli che nei piani di Putin rappresent­a un investimen­to strategico cruciale. Ma senza quei due?

Scongiuri Putin e gli sponsor sono già terrorizza­ti da una possibile doppia eliminazio­ne

(Getty Images)

 ??  ?? Palloni d’oro consecutiv­i conquistat­i da Messi e Ronaldo: 5 per l’argentino (2009, 2010, 2011, 2012 e 2015), 4 per il portoghese (2008, 2013, 2014 e 2016)
Palloni d’oro consecutiv­i conquistat­i da Messi e Ronaldo: 5 per l’argentino (2009, 2010, 2011, 2012 e 2015), 4 per il portoghese (2008, 2013, 2014 e 2016)
 ??  ?? Inter Marcelo Brozovic
Inter Marcelo Brozovic

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy