Michelin e le gomme che funzionano anche se usurate
«I nostri pneumatici sono migliorati, cambiarli quando il battistrada va sotto i 3 mm è un errore»
Possono 1,4 mm di battistrada allungare la vita del pianeta? Forse sì: non risolveranno il problema dello smaltimento dei rifiuti, ma contribuiranno ad alleggerirlo. Il cambio-gomme è indispensabile, ma secondo Michelin anticiparlo quando ci sono ancora 3 mm di battistrada è un errore. Rispetto all’Etrto (European Tyre and Rim Technical Organisation), il regolamento del 1989 che stabilisce le linee guida per l’uso degli pneumatici, il mondo è cambiato. «Una trentina di anni fa — spiega Valerio Sonvilla, di Michelin — le auto erano più piccole e non avevano controlli di trazione e di frenata, le gomme erano più strette. Oggi le auto montano almeno due sistemi elettronici di ausilio alla guida, la ricerca sull’efficienza e la sicurezza degli pneumatici è andata molto avanti e l’impronta a terra è raddoppiata».
Le gomme sono cambiate (in meglio), comportarsi senza tenerne conto produce un disastro ecologico. Significa — calcola Michelin — comprare una gomma in più ogni 24 mesi. Cioè: gettare in discarica ogni anno 128 milioni di gomme in più solo in Europa.
Michelin è invece in sintonia con il Codice della Strada, per il quale le gomme vanno sostituite a 1,6 mm di battistrada (al di sotto si rischia la contravvenzione di 85 euro e il taglio di due punti sulla patente). Eppure non mancano gli «addetti ai lavori» (produttori, polizie municipali, siti) che spingono ad anticipare il cambio per motivi di sicurezza, specialmente in caso di pioggia (il pericolo- aquaplaning). Tesi smontata da Michelin a colpi di test sulle piste del Centro tecnologico di Ladoux, in Francia. Man mano che si consumano, le gomme diventano meno rumorose e meno resistenti al rotolamento, e fanno consumare di meno. «Le prestazioni potrebbero peggiorare in frenata sul bagnato — dice Sonvilla — e il grip potrebbe diminuire su fondi ghiacciati e con la neve. Ma le cause non saranno certo la qualità della gomma: dipenderà dall’eccessiva pressione, dalla carente manutenzione dell’auto, dallo stile di guida, dalla granulosità dell’asfalto...».
Strano che a incitare al risparmio sia un produttore? Non tanto, se si considera che la competizione virtuosa avviene sulla qualità: non tutti possono permettersi di incitare al risparmio, dipende dalla qualità delle gomme. Michelin allora prevede di venderne di meno in futuro? «No — è la risposta —. Sempre più consumatori ci sceglieranno, perché i nostri pneumatici durano di più, mantenendo le stesse prestazioni fino a fine vita».