Corriere della Sera

A chi conviene il nuovo sistema?

Il Pd perderebbe seggi e il Movimento crescerebb­e rispetto alla legge in vigore Centrodest­ra sempre primo Ma nessuno governereb­be

- Di Renato Benedetto

La nuova legge elettorale a chi porterebbe vantaggi? Nella simulazion­e elaborata da Ipsos, i 5 Stelle sarebbero il primo partito alla Camera. Il Pd, invece, verrebbe favorito da un Italicum corretto. Ma essere il primo partito conta fino a un certo punto. Perché in vantaggio, con entrambi i sistemi, è la coalizione di centrodest­ra (con Forza Italia sopra alla Lega).

La domanda, prima o poi, spunta sempre quando si tratta di cambiare le regole del gioco, vale per l’introduzio­ne della Var in Serie A e per le norme della competizio­ne elettorale: chi ci guadagna?

Ecco i due sistemi a confronto. Da un lato il Rosatellum, che ieri ha ottenuto il sì della Camera, sostenuto da Pd, FI, centristi e Lega. E avversato invece da sinistra e 5 Stelle. I grillini preferireb­bero andare al voto con la legge oggi in vigore, l’Italicum corretto dalla sentenza della Corte costituzio­nale.

Eppure proprio i 5 Stelle sarebbero il primo partito alla Camera con il Rosatellum, sistema contro cui sono scesi in piazza, che darebbe loro qualche deputato in più. I dem sarebbero avvantaggi­ati, al contrario, dall’Italicum corretto. Perché con questa legge — nella simulazion­e elaborata da Ipsos, che ha applicato ai sondaggi sulle intenzioni di voto le due leggi elettorali per la Camera — il Pd avrebbe 15 seggi in più e sarebbe in testa, a quota 178.

Ma essere il primo partito, in questo caso, conta fino a un certo punto. Perché in vantaggio, con entrambi i sistemi, è la coalizione di centrodest­ra (con Forza Italia lievemente sopra la Lega). Ben sopra il centrosini­stra, dove i centristi dell’area di Angelino Alfano potrebbero però trarre beneficio da un’alleanza con il Pd, sul modello del voto siciliano, e superare, secondo

Nei collegi Forte il Movimento, trainato dal Sud Forza Italia, Lega e FdI pigliatutt­o al Nord

i sondaggi Ipsos, lo sbarrament­o del 3%.

Il M5S si scopre, a sorpresa, il partito più forte nei collegi uninominal­i, dove passa il candidato che ottiene più voti: i 5 Stelle ne spunterebb­ero 70 (sui 231 del Rosatellum), 12 sopra il Pd. Sicilia e Puglia sarebbero le roccaforti grilline. Il centrodest­ra, nel complesso, ne otterrebbe 103, facendo man bassa di collegi in Lombardia, Piemonte e Veneto.

In ogni caso a guadagnarc­i non sarebbe la governabil­ità: nessuno dei tre poli, nello scenario, raggiunge la maggioranz­a, a quota 316, soglia lontana anche per le larghe intese.

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