L’ultimo mare Ibla e dintorni
Per molti è il centro storico più bello di tutte le città barocche della Val di Noto, dominato dal Duomo di San Giorgio: per catturare l’ultimo sole e tentare persino un tuffo in mare il consiglio è quello di prenotare un weekend a Ibla, a Ragusa. Si comincia con una visita al Giardino Ibleo e alla cappella di San Giacomo, con un soffitto ligneo policromo di rara bellezza. Per immergersi nello spirito del luogo vale la pena mettere il naso nel Circolo di Conversazione, ancora oggi punto di ritrovo delle buone famiglie di Ibla. Subito dopo si sale fino al «Castello» per la vista mozzafiato sui «canyons» che circondano la rocca: la discesa è lungo il percorso delle «Scale», che unisce la città «nuova» al vecchio centro storico. Alzando gli occhi si incrociano i dettagli e i fregi barocchi dei palazzi nobiliari iblei, con gargoils, maschere e decori di animali scolpiti nel tufo. Ibla è anche famosa per Ciccio Sultano, l’ambasciatore gastronomico della Sicilia ed il suo ristorante 2 stelle Michelin «Duomo» ( foto), meta di gourmet italiani e internazionali (compreso il Principe Alberto). Ma per una sosta più veloce lo chef ha aperto «I Banchi», un «all day dining» negli antichi depositi e cantine del settecentesco Palazzo Di Quattro, che richiama l’antica tradizione dei caffè siciliani, con il pane e i suoi derivati al centro oltre a sughi e salse siciliani, ortaggi, pasta, olio.
Per dormire c’è l’imbarazzo della scelta: da Iblansuite — boutique hotel — al Giardino sul Duomo (con bella vista ed un ampio giardino pensile), fino a Villa Carlotta, un po’ fuori città, ma con piscina e il ristorante stellato «La Fenice». Per il mare basta spostarsi nella zona del Castello di Donnafugata, dove si prenota da Tenuta Cammarana o Tenuta Zannafondo. Tra Marina di Ragusa e Donnalucata c’è spazio anche per una corsa o per i rollerskate, nel lungomare. Le spiagge più belle sono a Marina di Ragusa e a Sampieri, borgo marinaro a Scicli. E poi ancora barocco: Palazzolo Acreide, in collina, è la «new entry» tra le cittadine barocche.