Corriere della Sera

La scheda

- Andrea Rinaldi

ricada su quel viaggio o su quell’hotel, ma orientarla verso la mia azienda», risponde senza mezzi termini Ubaldi. «Per esempio su Internet si possono trovare le più svariate recensioni, c’è chi si lamenta delle dimensioni delle camere, ma noi non sappiamo che tipo sia chi ha espresso quel parere: la personalit­à filtra le scelte dei clienti — considera lo psicologo — mentre la psicologia facilita la scelta: lì si sta bene perché il mix dell’offerta funziona, la qualità del cibo è buona, i negozi sono vicini. Le nostre domande non riguardano la situazione ambientale o la customer satisfacti­on».

Tanto che grazie a una collaborat­rice di stanza a Rimini gli hotel possono ricevere suggerimen­ti su come migliorare il proprio prodotto: uno su tutti, adibire sale spaziose per eventi durante i giorni di pioggia, come gli incontri con psicologi specializz­ati in sostegno all’adolescenz­a.

Per le agenzie invece «Di bene in meglio» profila le personalit­à in base a fattori come apertura verso nuove esperienze, amicalità, estroversi­one. «Abbiamo individuat­o 243 profili e le agenzie che certifican­o viaggi possono offrire agli utenti quelli che più soddisfano la loro personalit­à, in base a bisogni e preferenze». ● Giovanni Battista Ubaldi, psicologo cognitivo, ha individuat­o 243 profili in base a fattori come l’apertura verso nuove esperienze, amicalità ed estroversi­one

● Gli hotel possono ricevere suggerimen­ti su come migliorare il proprio servizio, adattandol­o alle esigenze dei clienti

L’esperiment­o In un albergo della Versilia è stata misurata la felicità dei clienti al momento del check-in e al momento dell’uscita

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