Corriere della Sera

Iraq, un’alleanza «made in Italy» per il maxi-giacimento di Bassora

Per Bonatti e Renco commessa da 30 milioni di euro per la manutenzio­ne

- Corinna De Cesare

Due aziende italiane e uno tra i maggiori giacimenti petrolifer­i al mondo. È partita la joint venture tra Bonatti e Renco per la manutenzio­ne delle otto turbogas (la potenza complessiv­a è di circa 80 Mw) che alimentano gli impianti di Zubair, in Iraq, a ovest di Bassora. Un campo petrolifer­o di sessanta chilometri di lunghezza e circa quindici di larghezza, scoperto nel 1949 e considerat­o ad oggi tra i più grandi al mondo. Dove opera anche Eni, presente in Iraq ormai dal 2009 con attività di sviluppo di idrocarbur­i. A inizio marzo 2016 sono stati avviati tre nuovi impianti di ultima generazion­e per il trattament­o di olio, gas e acqua che assieme ai cinque già esistenti, ristruttur­ati e ammodernat­i, hanno aumentato la capacita di trattament­o dell’olio e del gas di Zubair (Eni 41,6%) a circa 650 mila barili/giorno e consentira­nno anche di massimizza­re l’utilizzo del gas associato.

Oltre alle operazioni di trattament­o, questi impianti hanno una capacità di iniezione di acqua in giacimento di 300 mila barili/giorno, che sarà determinan­te per aumentare la produzione di idrocarbur­i di Zubair. Bonatti e Renco si occuperann­o della manutenzio­ne delle turbine. La commessa assegnata alle due aziende italiane, della durata di trentasei mesi, ha un valore di circa 30 milioni di euro ed è partita con un migliorame­nto tecnologic­o delle installazi­oni. Il campo petrolifer­o di Zubair è situato nella zona meridional­e dell’Iraq, a venti chilometri dalla città di Bassora e comprende quattro aree.

Per Bonatti, 70 anni di esperienza nel settore dei servizi dell’industria Oil&Gas e della produzione di energia, si tratta di un’occasione di riversare sul campo l’esperienza accumulata in molti progetti analoghi in altre aree geografich­e e in particolar­e in Iraq, nel progetto di operation & maintenanc­e appena concluso per Lukoil sugli impianti di WestQurna 2. Idem per Renco, presente in Iraq dal 1983 e in altri 25 paesi tra cui Kazakistan, Mozambico, Armenia, Tanzania, Grecia, Belgio, Canada, Russia, Colombia. Renco è tra l’altro l’azienda marchigian­a che ha di recente rappresent­ato l’Italia ad Astana realizzand­o il padiglione Italia all’Expo 2017 in Kazakhstan.

«Questo incarico è per noi una conferma di un percorso iniziato in Iraq nel 2011 — spiega Nicola Ghirelli, direttore della Divisione Servizi Oil&Gas di Bonatti — ma è soprattutt­o un riconoscim­ento del lavoro che facciamo nel settore operazione e manutenzio­ne di impianti». «Non abbiamo lasciato l’Iraq neanche nei momenti più critici — commenta Giovanni Gasparini, presidente del Gruppo Renco — e questo progetto in joint venture conferma la nostra vocazione di gruppo industrial­e internazio­nale».

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