Corriere della Sera

Milano debutta in Eurolega con una sconfitta ma riesce a spaventare fino all’ultimo il Cska

Basket: a Mosca l’AX prende il largo, poi nel secondo tempo rimonta e sorpasso dei russi

- Michele Gazzetti

Il sogno di vendicare il -37 subito a gennaio dura solo 20 minuti per Milano che incassa a Mosca la prima sconfitta dell’anno (93-84). La durezza mentale con cui i biancoross­i hanno approcciat­o il match rappresent­a una polizza per un futuro radioso. Il primo quarto è un viaggio ai confini della perfezione dell’Olimpia, incurante del fatto che il Cska in Europa abbia perso soltanto una volta nelle ultime 28 in casa e che una vittoria esterna sia quotata a 7,25 dai bookmaker.

La squadra di Pianigiani infila nella retina i primi 6 tiri con 4 firme diverse e dopo 201’’ è avanti di 10 (6-16). Si iscrive al match anche Tarczewski che incide sui due lati e offre una sponda solida al talento del tandem Goudelock-Micov. Milano dopo 10 minuti è avanti di 14 (16-30) con un irreale 12/17 al tiro. Dopo esser sprofondat­a anche sul -16, il Cska si aggrappa al totem Othello Hunter che spariglia le carte a rimbalzo offrendo quell’intensità che i compagni si erano dimenticat­i in un incipit supponente. Al fianco dell’ex Siena si staglia il carisma di Sergio Rodriguez (20 punti) ma gli ospiti conservano il vantaggio in doppia cifra (38-48) al termine di un primo tempo chiuso con il 56,5% da 2 e il 50% da 3.

La metamorfos­i del canovaccio nel terzo quarto è lampante: il Cska opera subito il sorpasso (51-50) con un parziale di 13-2 ispirato dalle folate di Higgins (topscorer con 21 punti). Milano (Epa) perde fluidità e spaziature in attacco ma trova il modo di resistere alle mareggiate di talento degli avversari fino all’ultima pausa (65-64) grazie alle iniziative private di Goudelock, autore di 17 punti. De Colo, impalpabil­e nella fase embrionale del match, prende le redini della contesa e affresca con lampi di magia un ultimo periodo da 13 punti (19 in tutto), 6 falli subiti e 17 di valutazion­e. Il secondo tempo finisce 55-36 ma non deve scoraggiar­e un’AX Armani Exchange molto esterofila (gli italiani in campo si intravvedo­no appena: 1’55’’ Fontecchio, 54’’ Cusin) che lascia già intraveder­e un volto molto diverso da quello dell’anno scorso.

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Aggressivo Jordan Theodore fermato da Will Clyburn

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