Milano debutta in Eurolega con una sconfitta ma riesce a spaventare fino all’ultimo il Cska
Basket: a Mosca l’AX prende il largo, poi nel secondo tempo rimonta e sorpasso dei russi
Il sogno di vendicare il -37 subito a gennaio dura solo 20 minuti per Milano che incassa a Mosca la prima sconfitta dell’anno (93-84). La durezza mentale con cui i biancorossi hanno approcciato il match rappresenta una polizza per un futuro radioso. Il primo quarto è un viaggio ai confini della perfezione dell’Olimpia, incurante del fatto che il Cska in Europa abbia perso soltanto una volta nelle ultime 28 in casa e che una vittoria esterna sia quotata a 7,25 dai bookmaker.
La squadra di Pianigiani infila nella retina i primi 6 tiri con 4 firme diverse e dopo 201’’ è avanti di 10 (6-16). Si iscrive al match anche Tarczewski che incide sui due lati e offre una sponda solida al talento del tandem Goudelock-Micov. Milano dopo 10 minuti è avanti di 14 (16-30) con un irreale 12/17 al tiro. Dopo esser sprofondata anche sul -16, il Cska si aggrappa al totem Othello Hunter che spariglia le carte a rimbalzo offrendo quell’intensità che i compagni si erano dimenticati in un incipit supponente. Al fianco dell’ex Siena si staglia il carisma di Sergio Rodriguez (20 punti) ma gli ospiti conservano il vantaggio in doppia cifra (38-48) al termine di un primo tempo chiuso con il 56,5% da 2 e il 50% da 3.
La metamorfosi del canovaccio nel terzo quarto è lampante: il Cska opera subito il sorpasso (51-50) con un parziale di 13-2 ispirato dalle folate di Higgins (topscorer con 21 punti). Milano (Epa) perde fluidità e spaziature in attacco ma trova il modo di resistere alle mareggiate di talento degli avversari fino all’ultima pausa (65-64) grazie alle iniziative private di Goudelock, autore di 17 punti. De Colo, impalpabile nella fase embrionale del match, prende le redini della contesa e affresca con lampi di magia un ultimo periodo da 13 punti (19 in tutto), 6 falli subiti e 17 di valutazione. Il secondo tempo finisce 55-36 ma non deve scoraggiare un’AX Armani Exchange molto esterofila (gli italiani in campo si intravvedono appena: 1’55’’ Fontecchio, 54’’ Cusin) che lascia già intravedere un volto molto diverso da quello dell’anno scorso.