Corriere della Sera

«Ti ho amato come fossi mia madre»

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Ti voglio ricordare così , ti ho amato come si ama una madre e tu mi hai amato come si ama una figlia, la tua immancabil­e tenerezza e dolcezza, i tuoi occhi verdi, pieni di anima, un incanto, li sento ancora su di me! Ci hai lasciati all’improvviso, non eravamo preparati, non lo si è mai di fronte alla morte anche se pensiamo di esserlo: sei stata una delle persone più belle e speciali che la vita mi abbia donato e te ne sarò grata all’infinito. Sarai il pensiero che ci farà compagnia in ogni passo della nostra vita. Sarai con noi, sempre. Sei entrata nella mia vita quattro anni fa e da allora mi hai fatto scoprire un universo fatto di eleganza, cultura, dolcezza, bontà, rispetto, il tuo universo, quello che ti ha reso speciale, una donna unica, che non conosceva cattiveria, superbia, invidia, sei stata una meraviglio­sa madre e una meraviglio­sa suocera, mi hai fatto entrare nel tuo, vostro mondo, accogliend­omi come un uccellino che nei freddi inverni vuole entrare in un nido per sentire tutto il calore possibile e sentirsi a casa. Mi hai accarezzat­o, mi hai guardato negli occhi, mi hai massaggiat­o i capelli, mi hai coccolato, come una madre coccola una figlia e io ti ho sorretto come fa una figlia che vede la propria madre affaticata, stanca, bisognosa di aiuto. La vita ci insegna che la morte fa parte di essa, bisogna vivere proiettand­oci in quel momento, che speriamo arrivi il più tardi possibile, ma che è lì ad attenderci, ad accoglierc­i! Buon viaggio Renate!

La tua amata nuora Filly Ogni sabato pubblichia­mo il ricordo di una persona che ci ha lasciato

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