Il governo cerca 14 miliardi Fatture elettroniche anti-evasione Pronti nuovi tagli ai ministeri
L’ultima messa a punto è prevista per domani pomeriggio insieme al ministro dell’Economia, di rientro dai lavori del Fondo Monetario Internazionale. Anche ieri pomeriggio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ci ha lavorato, con i tecnici della Presidenza e del ministero, e la manovra di bilancio del 2018, che sarà domani all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri è sostanzialmente definita. Il decreto fiscale varato venerdì, con la rottamazione bis delle cartelle Equitalia, l’estensione dell’autofatturazione dell’Iva a tutte le società controllate dalla pubblica amministrazione, contribuisce in modo solo marginale alla manovra complessiva. Anche perché lo stesso provvedimento destina gran parte delle nuove e delle maggiori entrate ad alcune spese specifiche: il rifinanziamento dei fondi per le imprese, delle missioni di pace, di alcuni ospedali, del fondo speciale per l’occupazione (grazie anche a 770 milioni di risparmio sulla spesa per gli esodati), alla riduzione dell’Iva.
Con il decreto si dà una sforbiciata da un miliardo di euro, ma per il 2018 bisogna trovarne altri 14 per evitare l’aumento delle aliquote.
Buona parte, circa 10 miliardi, saranno finanziati in deficit, Il presidente Bce, Mario Draghi e il ministro Pier Carlo Padoan Il debito Il presidente della Bce, Mario Draghi : «Non vedo un aumento drammatico del debito pubblico nell’Eurozona» che sarà lasciato scivolare. Ma occorre recuperare altra copertura, non solo per chiudere il capitolo dell’Iva, ma anche per gli incentivi all’assunzione dei giovani e per le imprese.
Ci si attende un nuovo giro di tagli alla spesa pubblica sui ministeri, ma soprattutto un ulteriore rafforzamento delle misure contro l’evasione fiscale. Tra le misure attese c’è anche la progressiva obbligatorietà delle fatture fiscali telematiche, che sono già obbligatorie per chi vende beni o presta servizi alla pubblica amministrazione. Sempre lunedì il governo potrebbe decidere l’attivazione dei poteri speciali su Tim e una sanzione verso la francese Vivendi.