Corriere della Sera

È la squadra più completa, la Juve invece manca

- Di Mario Sconcerti

Il Napoli apre la porta e se ne va. È un suo merito che viene spinto alle spalle dagli errori della Juve. La Roma è un avversario che si ridimensio­na presto, le manca personalit­à, l’ha persa perdendo Spalletti. È ordinata e leggera, inutile e piena di volontà. Non ha nemmeno fortuna, ma nel complesso viene dominata dal Napoli, sempre più solo in testa alla classifica, sempre più completo. A mio avviso a Roma il Napoli ha giocato quasi la sua peggior partita dell’anno, promettend­o molto e mantenendo poco. Ma quel poco è bastato a non dare nessuna strada all’avversario. Il Napoli e la Lazio, questa è la novità, sono le due squadre compiute del campionato. Giocano in modo diverso, ma con lo stesso obiettivo, essere sempre in superiorit­à numerica dove c’è il pallone. La Lazio ha più forza fisica, ma è altrettant­o squadra e ha molti giocatori di livello europeo (Immobile, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, Lucas Leiva, De Vrij). Gioca semplice, gioca diretto, crea sempre spazio alle spalle dell’avversario. Cosa che non sa fare la Roma a lungo in balia del palleggio del Napoli. La Juve ha perso una partita avventuros­a, irripetibi­le, ma la Lazio ha giocato sempre meglio. È stata la dimostrazi­one che quando nel calcio arrivano nel tempo molti avvisi, alla fine arriva anche il collasso. La Juve non sta bene, è confusa, non ha problemi in difesa, li ha in tutta la squadra. Ieri c’erano tre mediani in campo, ma la Lazio è arrivata molte volte al tiro. Dopo otto partite non è chiaro ancora quale sia la Juve, quale sia il metodo, si va avanti tra piccoli infortuni e scadimenti di forma improvvisi. Si sta chiedendo troppo a Bentancur, che è un ottimo giocatore ma a questi livelli ancora un po’ scolastico. Se fa il partner di Matuidi quando anche Dybala è in panchina, bisogna chiedersi chi può far nascere il gioco. Allegri ha organizzat­o una grande squadra occasional­e, si aspetta un dribbling di Douglas Costa o lo spunto di Dybala che però è stato due terzi di gara a guardare. Non è questa la buona gestione di una squadra spenta, la Juve ha bisogno della responsabi­lità dei migliori. Manca ancora Higuain, manca un vecchio disegno tattico che soffochi la partita degli altri. La Juve si fa sempre riprendere, una sazietà complessiv­a porta poi a sottovalut­are i momenti importanti. La diagnosi non è definitiva ma è seria: non è sbagliata la squadra, sempliceme­nte manca.

Promesse Il Napoli ieri ha promesso molto mantenendo poco, ma quel poco è bastato. La Lazio gioca semplice e diretta

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