Corriere della Sera

Tripletta di Icardi, l’Inter è l’anti Napoli

Derby al cardiopalm­a, finisce 3-2 . Polemiche per il rigore al ‘90, sabato la super sfida

- di Mario Sconcerti Bocci, Casarin, Colombo, De Carolis, Passerini, Ravelli

Un gran derby con polemica finale. L’Inter di Spalletti in vantaggio per due volte con il capitano, raggiunta per due volte dal Milan di Montella. Poi al 90° il fallo da rigore di Rodriguez su D’Ambrosio. Polemiche rossonere ma dal dischetto Icardi non sbaglia. L’Inter adesso è seconda a due punti dal Napoli: sabato alle 20.45 la sfida al San Paolo.

Bello e imperfetto. Il derby, con vista su Pechino, consacra l’Inter quando il terzo 2-2 di fila sembrava scolpito nella pietra. E invece, proprio al novantesim­o, uno sciagurato placcaggio di Rodriguez ai danni di D’Ambrosio consente a Icardi di chiudere dal dischetto la sua notte di gloria. Tre gol di Maurito con vista sul secondo posto, nove in otto partite, quattro in assoluto nella stracittad­ina. San Siro nerazzurra è come impazzita dentro il Tempio che esplode di felicità.

L’Inter non è solo padrona di Milano, ma anche lanciata all’inseguimen­to dello scintillan­te Napoli capolista, tre punti sopra Juventus e Lazio. E sabato, ancora imbattuta, andrà al San Paolo senza niente da perdere in un testa a testa per lo scudetto. Il Milan sprofonda a meno dieci dai cugini in una posizione anonima della classifica e a sette dal quarto posto Champions, ma se giocherà con la determinaz­ione mostrata nel secondo tempo, dopo aver inspiegabi­lmente regalato il primo, potrà dare un senso compiuto alla stagione del rinnovamen­to.

La differenza? Intanto il centravant­i. Icardi è uno dei migliori al mondo: si infila tra Bonucci e Musacchio e stende Donnarumma già nel primo tempo. Poi riporta l’Inter in vantaggio dopo la forte reazione milanista e lo fa con una girata meraviglio­sa dopo l’assist di Perisic. Silva, invece, è acerbo. Si batte, ma non graffia. È vero che nel primo tempo è troppo isolato, ma l’assenza di Kalinic, in una partita così, si sente e finisce per essere un handicap. Anche l’organizzaz­ione ha il suo peso. L’Inter è più avanti nel processo di crescita. Più squadra, più solida, più matura. Va in crisi però nella ripresa quando il Milan, oltre a schierare due punte (Cutrone accanto a Silva), aumenta ritmo e intensità. L’Inter sbanda, soffre, ma ha il pregio di non disunirsi. E con Icardi marca la differenza. Per il Milan, alla terza sconfitta consecutiv­a, il 3-2 è una beffa e un

ulteriore ridimensio­namento.

Spalletti nel lungo avviciname­nto al derby numero 167 in campionato perde Joao Mario per una tonsillite acuta così sistema Gagliardin­i sulla linea mediana accanto a Vecino e Borja Valero trequartis­ta di palleggio. Montella insiste con Borini esterno e Suso dietro Andrè Silva. La manovra è lenta, il palleggio insistito ma quasi sempre orizzontal­e.

Nella ripresa, con Cutrone al posto dello spento Kessie, è un altro Milan. Proprio Borini e Suso, sino a quel momento tra i peggiori, guidano la riscossa. La squadra di Montella capisce che per fare male all’Inter deve cambiare passo. Il gol da fuori area dello spagnolo, che fissa il provvisori­o 1-1, è preceduto dal palo di Andrè Silva, da una rete di Musacchio annullata per fuorigioco e da due parate di Handanovic sullo stesso Suso e su Borini. Il Milan ha anche la forza per rimontare il secondo acuto di Icardi. Il gol, in realtà, è un’autorete sfortunata di Handanovic sulla scivolata perfetta di Bonaventur­a su cui s’addormenta Cancelo appena entrato. Il 2-2 sembra la soluzione definitiva. Ma Maurito è implacabil­e dal dischetto e l’Inter va a caccia del Napoli, lontano appena due punti. E, sotto sotto, può sognare lo scudetto. Con un centravant­i così niente è impossibil­e. Certo, Spalletti dovrà migliorare la tenuta della mediana. Ma ha tutto per non sfigurare al San Paolo contro la macchina da guerra di Sarri.

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Mauro Icardi, autore di una tripletta
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 ??  ?? Triplete e dintorni Interisti doc in posa per Twitter con la maglia nerazzurra: da sinistra Esteban Cambiasso, Ivan Zamorano, Javier Zanetti, Diego Milito e Walter Samuel, ieri in tribuna a tifare
Triplete e dintorni Interisti doc in posa per Twitter con la maglia nerazzurra: da sinistra Esteban Cambiasso, Ivan Zamorano, Javier Zanetti, Diego Milito e Walter Samuel, ieri in tribuna a tifare

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