Corriere della Sera

E la Bassa Sassonia indebolisc­e Merkel

- Danilo Taino

dal nostro corrispond­ente

Angela Merkel indebolita più di quanto si pensasse dopo le elezioni federali tedesche dello scorso 24 settembre. Martin Schulz e la sua socialdemo­crazia non ancora morti. Nazionalis­ti di Alternativ­e für Deutschlan­d (AfD) ridimensio­nati, come pure Liberali e Verdi. A leggere con un’ottica nazionale il risultato della tornata elettorale di ieri nel Land della Bassa Sassonia sono questi gli esiti significat­ivi: i fattori locali sono decisivi quando si vota per un Parlamento regionale, ma in questo caso la proiezione su Berlino ha senso perché influenzer­à le trattative che stanno per aprirsi per la formazione di una coalizione di governo a livello nazionale. Fino a una decina di giorni fa, pareva che la Cdu di Merkel dovesse finire primo partito in Bassa Sassonia (lo fu già nel 2013 anche se poi al governo andarono Spd e Verdi). Invece, ieri ha perso più di un punto rispetto al 37,4% di quattro anni fa ed è stata superata dai socialdemo­cratici che ne hanno guadagnati più di quattro sul 32,6% del 2013. AfD è attorno al 6%, metà rispetto a settembre. Liberali e Verdi perdono significat­ivamente. La tentazione sarebbe dire che la Bassa Sassonia ha rifiutato l’idea di una coalizione Giamaica a livello nazionale. Sarebbe però sbagliato. Quel che è giusto dire è che le trattative per la nuova coalizione inizierann­o mercoledì con la cancellier­a sulla difensiva: rimane insostitui­bile ma non invincibil­e, probabilme­nte è entrata nella fase finale della sua lunga stagione in ascesa. Ciò renderà più difficile la formazione di una maggioranz­a nazionale tra cristianod­emocratici, Liberali e Verdi: la forza impositiva di Frau Merkel sarà meno netta. Dopo il crollo del 24 settembre, Schulz e la Spd possono invece sostenere che non tutto è perduto: forse, alla fine del tunnel c’è una piccola luce.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy