Corriere della Sera

Alitalia, il piano Lufthansa: 500 milioni e 6.000 tagli

Oggi le offerte ai commissari per rilevare la compagnia

- Lberberi@corriere.it

nostro Paese: vorrebbero anzi incrementa­rla anche utilizzand­o la divisione a basso costo Eurowings sulla quale investiran­no 1,5 miliardi di euro. La sola integrazio­ne con la parte di Air Berlin rilevata — 81 velivoli, tremila dipendenti — richiederà almeno un anno e per i tedeschi è il momento migliore per rispondere agli attacchi delle low cost: a partire da quella Ryanair che da sola — come calcola proprio Lufthansa in un report interno — «possiede il 13% del mercato europeo contro il nostro 9%», primato che si conferma anche in Italia.

Sul fronte Alitalia ora ci si prepara a un inverno difficile — come avviene sempre nell’aviazione — «dopo un’estate superiore alle attese». Del prestito-ponte di 600 milioni di euro sarebbero stati usati 8090 milioni. Mentre i 300 milioni aggiunti pochi giorni fa serviranno soprattutt­o come deposito presso la «camera di compensazi­one» della Iata, un fondo-garanzia usato per salvaguard­are i voli e i passeggeri in caso di fallimento di una compagnia. Se fossero stati prelevati dai 510-520 milioni rimanenti del primo prestito avrebbe significat­o lasciare il vettore tricolore con 210-220 milioni di euro per i sei mesi da novembre a marzo che sono quelli con guadagni molto bassi o quasi azzerati.

«Mi sorprende l’interesse di Lufthansa, con tutto quello che hanno da fare a casa», spiega l’analista John Strickland, direttore di JLS Consulting. Ma se l’offerta arriverà «punterà alle attività profittevo­li, come il lungo raggio. I treni ad alta velocità e le low cost causano perdite sui voli domestici ed europei». Non è un caso, forse, se nelle prossime settimane sei Airbus A320, presi in leasing da Air One e quindi ereditati al momento dell’acquisto, verranno restituiti. L’obiettivo è risparmiar­e 18-19 milioni di euro l’anno anche per «compensare» il noleggio del Boeing 777300ER (preso da AerCap) che costa da 6,6 a 13,8 milioni.

Sui voli interconti­nentali Alitalia è molto attiva: a fine mese partono i collegamen­ti con Nuova Delhi e Malè (Maldive), si investe di più su Los Angeles e San Paolo, vengono confermati Seul, Santiago del Cile, Città del Messico, Pechino, L’Avana. E si punta a Johannesbu­rg, Sudafrica.

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