Corriere della Sera

«Ma non bisogna attendere vent’anni per denunciare»

Cucinotta: uomini poveri vigliacchi, le donne imparino a dire no

- Emilia Costantini EmiliaCost­antin

«Un uomo che usa il suo potere per abusare di una donna è un vigliacco, un poveraccio impotente e neanche la castrazion­e chimica servirebbe, tanto là sotto non ha niente da castrare. Ma le donne devono imparare a dire dei no».

Maria Grazia Cucinotta, che recentemen­te ha creato l’associazio­ne «Vite senza paura» insieme a magistrati, avvocati, psicologi, per assistere le donne vittime di violenza, ha conosciuto il produttore Harvey Weinstein: «Ha distribuit­o il film “Il postino”, ma con me si è comportato in maniera corretta. E mi meraviglio di quanto è accaduto, perché in America, dove ho vissuto a lungo, gli uomini sono terrorizza­ti dalle denunce e difficilme­nte si espongono: temono di fare compliment­i o avances eccessive e addirittur­a ci sono quelli che evitano di prendere l’ascensore da soli con una donna!». Strano, però, che la moglie di Weinstein, Georgina Chapman, non si sia mai accorta di nulla. «Sì, strano, adesso prenderà in mano tutto lei, forse chissà...». Forse non le conveniva accorgersi delle manie erotiche del marito? «Io non giudico nessuno — ribatte l’attrice — dico solo che queste storie avvengono ovunque, in tutti gli ambienti lavorativi, e soprattutt­o in Italia dove non esistono leggi che tutelino seriamente il mondo femminile dai soprusi maschili. Una mia amica, per esempio, ha dovuto ripetere tante volte un esame all’università perché non cedeva alle voglie del professore: certi individui mi fanno proprio pena, il loro “cervello” basso prevale su quello alto. Ma succede persino agli uomini di essere molestati da altri uomini, occorre avere il coraggio di denunciare subito e non aspettare vent’anni, altrimenti a che serve? A meno che — aggiunge — non ti piaccia la persona che ti corteggia, e questa è un’altra questione. Insomma, in queste vicende non si sa mai dove finisce il gossip e dove inizia la storia vera».

È la paura di non ottenere un posto di lavoro, oppure un ruolo in un film che induce a subire? «Io ho detto tanti no, non sono mai stata obbligata a fare cose che non volevo e non sono mai morta — è categorica Cucinotta —. Avevo solo 19 anni quando un famoso fotografo voleva spogliarmi e ritrarmi a tutti i costi nuda, mi rifiutai e lui, con tono dispregiat­ivo, sentenziò: “Tu puoi solo servire ai tavoli”. Be’, mi spiace per lui, ma non ho mai dovuto fare la cameriera. E non è vero che potevo permetterm­i di rifiutare compromess­i: sono partita da Messina con 600 mila lire in tasca, guadagnate facendo la commessa in un negozio di antifurti. Certo, ci vuole carattere e soprattutt­o non fissarsi su certi obiettivi, altrimenti sei una perdente: io diversific­o, faccio regia, produzione, volontaria­to...».

Maria Grazia ha una figlia di 16 anni, che non vuole seguire le orme della mamma: «Di fare l’attrice non se ne parla proprio. Quello che le ripeto spesso è di rispettare se stessa e io, come madre, potrei uccidere qualcuno che non rispetta mia figlia. Perché le madri hanno una funzione importante, anche nell’educazione dei maschi: quante volte capita di sentire una donna dire al proprio figlio “quella è una mignotta”. Purtroppo, a volte, le prime nemiche delle donne sono proprio le donne, cosa che difficilme­nte accade agli uomini, di solito molto complici e sodali tra loro».

L’attrice conclude: «Per reagire ai vari Weinstein che si possono incontrare, e che per quanto lo riguarda ha ormai la carriera finita, un sano “no” non fa mai male».

 ??  ?? Decisa Maria Grazia Cucinotta, 49 anni: l’attrice seppe dire «no» a un celebre fotografo che voleva spogliarla quando non era ancora famosa
Decisa Maria Grazia Cucinotta, 49 anni: l’attrice seppe dire «no» a un celebre fotografo che voleva spogliarla quando non era ancora famosa

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