Corriere della Sera

Divi, magnati, reali Il mondo seduto al tavolo di Puny

La scomparsa del ristorator­e di Portofino E Alec Guinness scrisse: penso alle tue lasagne

- Giovedì», (Ansa) Elton John che mangiava per quattro e Steven Spielberg un boccone, ma di tutto il menù. «Una contessa di Torino, tra una portata e l’altra, intonava Rossella. «E chi la lasciava, con tutti quei soldi». «La trattoria di Puny era un post

L’armatrice texana, sedotta dagli spaghetti ai moscardini inforchett­ati sulla piazzetta di Portofino, da Houston gli inviò una letterina di ringraziam­ento intestando­la però al «Caro Mr.Chiuso come aveva letto in fondo al bigliettin­o da visita.

E lui, Luigi Miroli in arte Puny (da punin, piccolino in genovese, come lo chiamava mamma Evangelina) la conservava nel librone blu delle prenotazio­ni (impensabil­e accomodars­i senza preavviso)insieme alla ricevuta dell’American Express stampata da una macchinett­a affittata in tutta fretta per non offendere il megapresid­ente mondiale dell’Amex atteso per cena, e non rivelargli che da Puny le carte di credito erano bandite e si pagava solo in contanti e così andò anche quella sera, al conto provvide il suo assistente.

«Ma aveva ragione lui», sostiene Carlo Rossella, cliente affezionat­o dell’ex marinaio diventato ristorator­e come nonna Santa, scomparso tre giorni fa poco prima di compiere 85 anni. «Personaggi­o unico, delizioso, sempre in camicia bianca, gran raccontato­re di barzellett­e. Si mangiava da dio. Come si arrabbiava quando gli proibivo di mettere l’aglio. Tu vuoi copiare l’Avvocato Agnelli! Non ha mai creduto che sono allergico».

Anche «zio» Silvio Berlusconi, più amico che cliente, notoriamen­te detesta l’aglio. Un affronto, per un ligure. Perdonato solo per il grande affetto. «Una volta per scherzo gli ho servito le trofie al pesto, quello vero», raccontava Puny. «Se n’è accorto, ma è stato al gioco».

Ai quindici tavolini o poco più con vista sulla baia punteggiat­a di yacht, si sono accomodati reali, magnati, premi Nobel e divi hollywoodi­ani, spiantati zero: Alberto del Belgio e Juan Carlos di Spagna, Ava Gardner e Audrey Hepburn, Clark Gable e il duca di Windsor, che portava il cane a fare pipì, Rex Harrison.

Alec Guinness scriveva: «Penso alle tue lasagne». L’armatore Stavros Niarchos si frugava in tasca: «Non prendi la carta, ma i soldi ce li ho, non ti preoccupar­e». E poi, in un’interrotta Dolce Vita, Liz Taylor con Richard Burton, Franco Modigliani, Marco Tronchetti Provera con Afef, Beppe Grillo, Giorgio Armani, Dolce e Gabbana, i Mondadori, i Falck e i Garrone, Pier Silvio Berlusconi, Madonna, Gwyneth Paltrow («cara Guinness») e Denzel Washington («Denzi»),

Tra i suoi tavoli Lo «zio» Berlusconi era un amico. Da lui anche Audrey Hepburn, Ava Gardner e Madonna

Resta cu mme», ricorda

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 ??  ?? Ristorator­e Luigi Miroli, uno dei più noti ristorator­i di Portofino (Genova), morto a 82 anni
Ristorator­e Luigi Miroli, uno dei più noti ristorator­i di Portofino (Genova), morto a 82 anni

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