Poche parole molti fatti Così si cresce
In america c’è un proverbio che non ha un correlativo oggettivo in italiano ma che è facile da comprendere al volo: «If you pay peanuts you get monkeys». Se acquisti noccioline acchiappi scimmie. Difficile trovare un proverbio che si presti meglio alla comprensione dell’innovazione, che è come una cassaforte: può essere molto preziosa ma bisogna metterci dentro qualcosa di valore da difendere. Se ci metti noccioline inutile aspettarsi qualcosa. Se è vuota poi... Nel caso dell’Innovazione il lingotto da mettere dentro la cassaforte è la scienza, la ricerca, lo sviluppo. Sta qui l’importanza degli hub scientifici che stanno nascendo in diverse parti del mondo e, fortunatamente, anche in Italia. Non sono cattedrali nel deserto. Sono investimenti per dare contenuto a quell’1,8 per cento del Prodotto interno lordo che diamo alla Ricerca e sviluppo che è poi l’ingrediente base, il seme, della crescita. Anche economica. Per troppo tempo abbiamo confuso l’innovazione con il marketing. Soprattutto nelle aziende. Non basta parlarne, raccontare di volere cambiare. Quello è storytelling. Non basta organizzare hackaton festosi che dovrebbero servire a contaminare la conoscenza ma si trasformano in comunicati stampa. «If you pay peanuts you get monkeys». Al limite puoi prendere un elefante allo zoo. Ma non molto di più. Bisogna attivare una filiera che parte dalla ricerca, dalla scienza, e che poi grazie al trasferimento tecnologico può dare vita a start up, spin off, trasformazioni aziendali. Non c’è una formula magica. Magari. Creare una cultura dell’Innovazione non è facile né scontato. Non è un algoritmo. Ma allo stesso tempo possiamo essere sicuri che gli investimenti in conoscenza non ci deluderanno.