Corriere della Sera

Trovato l’accordo Oggi la Lega vota il nuovo statuto, poi sceglierà l’a.d.

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(m. col.) La luce in fondo al tunnel. Dopo mesi di empasse, certificat­a dall’arrivo ad aprile di Carlo Tavecchio (foto) come commissari­o (il mandato scadrà il 31 di questo mese), la Lega di A ritrova l’unità. Oggi in assemblea, i 20 club — per scongiurar­e lo spettro del commissari­o ad acta prospettat­o dalla Figc, stizzita da divisioni e paralisi — voteranno, a meno di colpi di scena, lo statuto, propedeuti­co alla riforma della governance e a imminenti elezioni. Nella riunione di tecnici tenutasi venerdì sono stati superati gli ultimi scogli all’intesa. Da un lato Claudio Lotito ha dovuto accettare che i due consiglier­i federali, se esterni al Consiglio di Lega, non avranno diritto di voto (ma il presidente della Lazio è fiducioso di accaparrar­si comunque una poltrona). Sull’altro tema, cioè la maggioranz­a assoluta richiesta per le delibere come nella bozza stilata da Tavecchio, l’assemblea chiederà di mantenere invece la maggioranz­a qualificat­a di due terzi. Come condizione per strappare l’assenso della federazion­e, si impegnerà perciò a procedere al rinnovo delle cariche in un lasso di tempo breve. Nella Lega del futuro sarà dominante la figura dell’amministra­tore delegato: circolano i nomi di Vincenzo Novari, ex ad di 3 Italia, Antonio Campo Dall’Orto, dg della Rai fino al giugno scorso e Tom Mockridge, ex Sky e ora ceo di News Internatio­nal. Marco Fassone è in corsa per la vicepresid­enza.

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