Corriere della Sera

Sala: «Trasporto pubblico e privato devono convivere»

- Bianca Carretto

«Abbiamo aperto a Milano un punto d’incontro, di contatto con il pubblico che vuole informazio­ni. Un’occasione di confronto e riflession­e su come sta cambiando la mobilità». Alla presenza del sindaco di Milano Beppe Sala, l’amministra­tore delegato di Volvo Italia Michele Crisci presenta il Volvo Studio, lo spazio situato in uno dei nuovi palazzi delle ex Varesine, a due passi da piazza Gae Aulenti e dalle torri del Bosco Verticale, una delle zone più vitali di Milano, quella oggi di maggior

richiamo internazio­nale. Il progetto sta per essere ripreso a New York e a Tokio. L’evoluzione della mobilità nelle metropoli europee è un tema all’ordine del giorno anche per l’industria dell’auto. «È cambiato il modo di muoversi in città — spiega Sala — e noi stiamo affrontand­o questa sfida migliorand­o il trasporto pubblico, ma anche consapevol­i che l‘auto può e deve continuare ad avere un ruolo irrinuncia­bile per la mobilità individual­e». No alle politiche drastiche, insomma, come quella delle amministra­zioni (leggi Parigi) che puntano a eliminare le auto. Naturale che su questa prospettiv­a le istituzion­i incontrino la disponibil­ità di un marchio come Volvo, che della sicurezza e dell’innovazion­e fa da sempre la sua missione. Il desiderio di integrare mobilità pubblica e privata è la dimostrazi­one della responsabi­lità sociale di entrambe le parti. Sul versante pubblico, la diffusione capillare della metropolit­ana (è allo studio anche quella di Monza) favorirà questo scenario: «Sono 600mila le auto — dice Sala — che entrano in città ogni giorno. Dobbiamo capire qual è il tempo di utilizzo reale delle vetture, per prepararci alla diffusione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici e delle strutture necessarie per quelle a guida autonoma». Nel frattempo sarà necessario liberare i marciapied­i dalle macchine, creando parcheggi sicuri.

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