«Coalizione ampia, senza veti Nemmeno per D’Alema»
Rosato: ma Jobs act e Buona scuola non si cancellano
Dal treno di Renzi, il capogruppo Ettore Rosato è sceso convinto che quello che si è messo in moto ieri sia il convoglio «di una squadra». E non è l’unica svolta che il segretario del Pd si è deciso a imprimere alla campagna elettorale: «Si va verso una coalizione ampia di centrosinistra, senza veti a nessuno».
Nemmeno a D’Alema?
«A nessuno, costruiamo però le condizioni per essere coesi sul programma».
Volete federare il centrosinistra, o è soltanto tattica?
«No, lo vogliamo federare sul serio, perché è necessario per vincere. Guardando quello che accade in Europa e nel mondo, chi non vuole la vittoria delle destre e dei populisti deve mettersi insieme».
C’è voluta la virata a destra dell’Austria per convincervi a rottamare l’idea della grande coalizione?
«Diciamo che il Rosatellum viene prima dell’Austria».
Niente più «inciucio» con Berlusconi?
«Siamo alternativi. Loro hanno un progetto politico subordinato alla destra di Salvini e Meloni, ma lontano mille miglia dalla nostra lettura della società. Tutte le promesse di Berlusconi confermano come tra noi e loro ci sia un solco non colmabile».
Prima che Berlusconi dicesse al che non vuole le larghe intese, non lo attaccavate così.
Corriere «Non lo stiamo attaccando, stiamo descrivendo quel che abbiamo sempre detto, nonostante i giornali».
L’intesa tra Renzi e Berlusconi è un’invenzione dei giornali?
«L’unica cosa che abbiamo costruito insieme sono state le riforme. Un governo con Berlusconi per la verità c’è stato all’inizio della legislatura e lo ha fatto Bersani».
E con chi pensate di farla, la coalizione?
«La coalizione non ha nomi e cognomi, ha forze politiche che hanno con noi una sintonia programmatica. Anche tante liste civiche e tanti pezzi della società che vogliono continuare il lavoro di questi anni».
Pisapia sarà nell’alleanza?
«Nell’alleanza ci sarà un progetto riformista. Il lavoro, la solidarietà, la competitività, l’innovazione e anche i nostri alleati, con cui amministriamo tante città».
Alfano?
«Se pensiamo poco alla nomenclatura e molto ai contenuti i nostri concittadini ci capiranno più facilmente».
Mdp vi chiede di rivedere il Jobs act e la Buona scuola.
«Siamo aperti a migliorare le cose che abbiamo fatto, ma se credono che il programma si costruisca cancellando il Jobs act, la Buona scuola, gli 80 euro, o il reddito di inclusione, è difficile che le nostre strade si incontrino».
Contate di arrivare al 40% con Mdp, o senza?
«Decideranno loro se sono