Corriere della Sera

L’amico produttore: «Harvey un orco, lo sapevamo tutti»

Biden: «Quale maschio si ribellereb­be se fosse in gioco la carriera?». Asia Argento: da lui nessun favore

- Giuseppe Sarcina

DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Oltre mezzo milione di tweet in 24 ore. È la risposta corale delle donne americane, e non solo, allo «scandalo Weinstein». Parla anche Asia Argento: «A ferirmi di più sono state le critiche delle donne, quelle che mi hanno detto che avrei potuto dire di no — ha detto l’attrice intervista­ta da Bianca Berlinguer su Rai3 —. Avrei voluto vedere loro dire di no, con un omone alto di due metri: per me è stata una violenza vera, non potevo scappare». Altro che scorciatoi­a. Da lui non ho ricevuto aiuti».

Harvey Weinstein è ormai il simbolo mondiale dell’«uomo preistoric­o», come ha detto la star Catherine Zeta-Jones e, nello stesso tempo, la «peggiore incarnazio­ne dell’abuso di potere», secondo le parole di Joe Biden. L’ex vicepresid­ente è intervenut­o l’11 ottobre nella serata dei «Courage awards», i premi per il coraggio del «Progetto antiviolen­za» di New York. Il suo discorso è tra i più visti su Facebook. Nel 1994, quando era senatore, Biden promosse la legge contro la violenza sulle donne. Nel video parte da lì: definisce «disgustoso» il comportame­nto di Weinstein, elogia le donne che hanno avuto la forza di venire allo scoperto. E si rivolge agli uomini: non avete alcun diritto di giudicare le vittime, di dubitare di loro: «Mio padre mi ha insegnato che non c’è niente di peggio di una persona che abusa del suo potere. Chiedo ai maschi: chi davvero oserebbe ribellarsi a un abuso di potere, se fosse in gioco la vostra carriera?».

Nel «caso Weinstein» si nasconde la cattiva coscienza di tanti ambienti assuefatti all’opportunis­mo. «Lo sapevano tutti i grandi: impresari, attori, giornalist­i, sceneggiat­ori, le grandi rockstar, le modelle, i proprietar­i dei grandi ristolavor­o ranti, i politici. Tutti eravamo a conoscenza del suo comportame­nto aggressivo. «Era come l’Orco di una favola dei fratelli Grimm», scrive su Facebook Scott Rosenberg, sceneggiat­ore e produttore, compagno di Hollywood Harvey Weinstein, 65 anni, ha fondato con il fratello la Miramax di Weinstein. Le sue ammissioni arrivano dopo che almeno 40 donne si sono esposte. «Sono dispiaciut­o per tutte loro che hanno dovuto soffrire – aggiunge Rosenberg –. Mi vergogno, perché non ho fatto niente, non ho detto niente». Motivo? «Harvey era la gallina dalle uova d’oro».

Adesso c’è la corsa a prendere le distanze. Tre giorni fa, Weinstein è stato escluso dall’Academy che organizza i premi Oscar. Ieri anche l’associazio­ne dei produttori di Hollywood ha votato all’unanimità la sua espulsione.

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