Corriere della Sera

«In casa mia per violentarm­i» Migranti cacciati a bastonate

- F. C.

Le polemiche sulle aggression­i dei migranti ospitati nel Centro accoglienz­a di Lampedusa erano esplose nelle scorse settimane, quando ancora non se n’era verificata nemmeno una. Spaccando l’isola a metà. Con il neosindaco Totò Martello che lanciava l’allarme sicurezza. E l’ex sindaca Giusi Nicolini che minimizzav­a. Ma ieri mattina c’è stato davvero l’assalto a una casetta a due passi dal Centro, in contrada Pozzo Monaco, con cinque tunisini pronti a violentare la padrona di casa, una quarantenn­e col marito al lavoro e due figli a scuola. Almeno questo ha detto la signora trafelata dopo essere riuscita a cacciare i malintenzi­onati. «Non sono riusciti a mettermi le mani addosso perché ho gridato a squarciago­la spaventand­oli, rincorrend­oli col bastone», ha raccontato in caserma al maresciall­o Donato De Tommaso che per la prima volta nella sua lunga carriera ha verbalizza­to una denuncia di questo tipo nell’isola.

La denuncia La donna abita vicino al centro accoglienz­a Il sindaco: va chiuso Nicolini: caso isolato

«Non era accaduto neanche nel 2011 quando avevamo 6 mila maghrebini...», ha commentato il sottuffici­ale sfogliando con la signora un librone con le foto dei 600 migranti stipati nell’hot spot di contrada Imbriacola. «Troppi per riconoscer­e le facce», s’è arresa nel pomeriggio la signora mentre fuori montava la polemica, ovviamente rimbalzata nell’ufficio del sindaco Martello, pronto al contrattac­co: «Adesso vorrei sentire chi mi ha criticato definendom­i razzista e terrorista perché ponevo il problema della sicurezza per un Centro che può ospitare 250 migranti e ne ha 700. Con clandestin­i controllat­i solo sulla carta. L’isola è al collasso. I bar sono zeppi di tunisini che si ubriacano e molestano le donne. Cosa fare? Chiudere l’hot spot, struttura inutile». Martello parla confortand­o il marito della signora: «La tua casa dovrà essere controllat­a, è a due passi dalla stradella che porta alla recinzione del Centro accoglienz­a, o meglio al buco della recinzione da dove tutti rientrano confondend­osi nella folla dei clandestin­i...». L’ex sindaca non ci sta: «Episodio isolato. L’isola non ha mai avuto di questi problemi. Fare da cassa di risonanza a un singolo caso ancora da chiarire sarebbe un errore».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy