«Mia madre, Luciana Frassati Gawronska»
Mi fa piacere condividere con i lettori un ricordo di mia madre a dieci anni dalla morte. Luciana Frassati Gawronska è stata protagonista di importanti vicende storiche del secolo scorso, trovandosi sovente al posto giusto nel momento giusto. Le cancellerie e i salotti di Berlino, dove il padre, Alfredo Frassati era ambasciatore; di Vienna, dove il marito, mio padre, era anche lui ambasciatore, della Polonia e poi di Berlino, Roma, Istanbul, e di tanti altri centri nevralgici la videro al centro dell’attenzione. Svolse molte avventurose missioni in Polonia, sua seconda patria, per portare soccorso alle vittime dell’occupazione nazista. Fra il ’39 e il ’40 ebbe sei colloqui con Mussolini che informò delle atrocità compiute dai nazisti in Polonia, e di cui sollecitò e ottenne l’aiuto per salvare dei patrioti polacchi. Dedicò al padre fondatore de La Stampa un monumento di sei grossi volumi. Ma l’attività che la appassionava di più era la poesia: ancora ultracentenaria si chiudeva in camera a declamare versi suoi e dei colleghi che ammirava. Il suo maggior successo è stato però la beatificazione di suo fratello, Pier Giorgio Frassati, a cui ha dato un contributo determinante raccogliendo centinaia di testimonianze.
Un convegno per ricordarne la figura, l’opera, gli scritti si svolgerà domani, giovedì 19 ottobre, dalle 16 a Roma, Istituto Luigi Sturzo, Via delle Coppelle 35 . Jas Gawronski La signora, mancata a 105 anni il 7 ottobre 2007 a Pollone, sarà ricordata domani a Roma in un seminario all’Istituto Sturzo