«Giovani e cassintegrati, il lavoro non è trascurato»
Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi: risorse in campo anche per statali e ricercatori
Il sindacato medita lo sciopero contro la manovra. «Credo che questa legge di Bilancio meriti di essere valutata con serenità e attenzione», auspica Marco Leonardi, consigliere economico di palazzo Chigi. «Alcune delle misure che dovrebbero interessare al sindacato: risorse per il contratto del pubblico impiego e per la lotta povertà, assunzioni di 1.500 ricercatori, incentivi in generale per l’assunzione dei giovani, prolungamento di un anno della cassa integrazione nelle aree di crisi complessa e nelle crisi aziendali più delicate, risorse per i centri per l’impiego, maggiori trasferimenti agli enti locali», elenca Leonardi. Che per finire aggiunge: «È stato anche inserito uno sconto del 50% per 18 mesi sui contributi da versare in caso di assunzione dei cassintegrati».
A quest’ultima misura Leonardi tiene particolarmente. «Tra l’altro si tratta di un intervento su cui abbiamo coinvolto imprese e sindacati, in attuazione dell’accordo che Cgil, Cisl e Uil hanno firmato con Confindustria un anno fa».
In sostanza la legge di Bilancio con una mano garantisce un premio alle imprese che assumono lavoratori in cassa integrazione straordinaria (quindi ancora in carico a un’altra azienda). Con l’altra batte cassa con le imprese che licenziano. Portando da un massimo di 1.500 a un massimo di 3.000 euro il contributo dovuto per ogni lavoratore coinvolto in una procedura di licenziamento collettivo.
«Il meccanismo che abbiamo messo a punto serve ad affrontare i problemi sul nascere. Perché un conto è ricollocare chi è già stato licenziato. Un altro è ragionare sulle prospettive di un cassintegrato che, in quanto tale, è ancora dipendente di un’azienda. Il tempo in più a disposizione è preziosissimo perché può permettere di riqualificarsi in funzione delle opportunità di lavoro che offre il territorio. Da notare: nessun obbligo, ciascun lavoratore potrà scegliere se cogliere o meno l’opportunità».
Per «convincere» i cassintegrati a mettersi in gioco la manovra prevede — in caso la nuova assunzione vada a buon fine — la detassazione delle eventuali
Prevenzione delle crisi Contributi dimezzati per chi assume un cassintegrato. E raddoppio del versamento richiesto alle imprese che licenziano. Così si prevengono le crisi
buonuscite previste dall’azienda (fino a un massimo di nove mensilità) e un bonus pari alla metà degli assegni di cassa integrazione non incassati. Inoltre i cassintegrati potranno attivare l’assegno di ricollocazione che consentirà la loro presa in carico da parte di centri per l’impiego o agenzie private. Con la possibilità anche di mobilitare le risorse dei fondi interprofessionali per la formazione continua.
Certo le rappresentanze delle imprese potrebbero non apprezzare il raddoppio del contributo per dipendente in caso di licenziamento collettivo. «L’aumento di questo contributo di fatto finanzia gli incentivi per chi assume — ribatte Leonardi —. A conti fatti le risorse a favore delle imprese non subiranno alcuna penalizzazione».