Moody’s: banche, outlook negativo a causa degli Npl Padoan: non è così
Padoan contro Moody’s. «Un’immagine che non rispecchia la realtà»: così il ministro dell’Economia ha commentato il giudizio — negativo — sul sistema bancario italiano dato ieri dall’agenzia di rating. Moody’s ha confermato le previsioni negative sulle banche, citando la continua pressione per ridurre l’ampio stock di crediti problematici in un contesto di limitate opportunità di raccolta di capitale, debole redditività e significativa esposizione al debito sovrano. «Questo è solo in parte attenuato da una leggera ripresa della crescita economica e da un minore flusso di sofferenze», ha aggiunto l’agenzia. Ma il ministro ha usato — a «Radio Anch’io» — ben altri toni e parole: «La questione dei crediti deteriorati sta subendo un’accelerazione positiva. Lo stock delle sofferenze è diminuito del 25% da inizio anno. Ci sono giudizi molto più positivi da altri investitori istituzionali». Sulla stessa linea d’onda l’Abi, per cui le sofferenze nette degli istituti di credito sono scese ad agosto ai minimi dal 2013, a 65,3 miliardi di euro. E i crediti deteriorati lordi, una voce più ampia, sono calati a 145 miliardi, giù di 52 miliardi da metà 2015. «Riconosciamo che c’è stata una riduzione dei crediti deteriorati e dei flussi, ma c’è sempre una fragilità dei bilanci» bancari, ha detto l’analista di Moody’s Edoardo Calandro. Solo un giorno prima anche Standard & Poor’s aveva lanciato un allarme sui crediti deteriorati tricolore.