Banco Bpm sceglie le nozze con Cattolica La partita per formare il nocciolo dei soci
La spunta Cattolica nella gara per diventare il nuovo partner di bancassicurazione di Banco Bpm. Il board dell’istituto lombardo-veneto guidato da Giuseppe Castagna ha individuato nella compagnia cooperativa veronese guidata da Alberto Minali il soggetto cui concedere «un periodo di esclusiva della durata di due settimane, finalizzato alla negoziazione e definizione dei termini e delle condizioni del potenziale acquisto da parte di Cattolica Assicurazioni di una partecipazione di maggioranza rispettivamente in Avipop Assicurazioni e Popolare Vita con l’avvio di una partnership di lungo periodo nel bancassurance Danni e Vita sulla rete ex Banco Popolare».
Si chiude così la contesa per la sostituzione delle partnership, scadute quest’anno, dell’allora Banco Popolare con Unipol e Aviva. L’altro pretendente in gara, la francese Covéa, attuale partner assicurativo dell’ex Bpm, non è riuscita a superare la concorrenza di Cattolica, alla ricerca di una nuova rete distributiva dopo la fine di quella con Popolare di Vicenza. In particolare Cattolica dovrebbe avere messo sul piatto più denaro, circa 1,2 miliardi di euro, per rilevare fino all’80% della joint venture. La massimizzazione della partnership era uno degli obiettivi di Castagna, che ha già sborsato 250 milioni per liquidare Aviva ed è in contenzioso arbitrale con Unipol, che valorizza la jv 700 milioni rispetto ai 350 offerti da Banco Bpm.
Cattolica — che per finanziarsi potrebbe emettere bond subordinati fino a 400 milioni di euro, secondo Equita — ha anche visto entrare di recente nell’azionariato il fondo Berkshire Giuseppe Castagna, ad BancoBpm (a sinistra) e Alberto Minali ad di Cattolica Hathaway di Warren Buffett con il 9%. La mossa potrebbe anche preludere a uno scambio azionario tra la compagnia e la banca, anche se Castagna ha escluso che la parte azionaria rientri nell’accordo.