Corriere della Sera

Biscotti Colussi, meno operai più robot Partono gli esuberi, via uno su quattro

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Da una parte un programma di investimen­ti da 80 milioni di euro, risultati da classifica (primo brand alimentare per crescita nel 2016), vendite di prodotti con il segno più e dall’altra parte i licenziame­nti per «cambio della produzione». Sembra un film già visto la storia di Colussi (che conta marchi come Misura, Agnesi, Riso Flora, Sapori). In particolar­e quella dello stabilimen­to di Petrignano d’Assisi che produce frollini e merendine in cui l’azienda ha annunciato 125 esuberi. Ieri un presidio di lavoratori si è riunito davanti alla sede di Confindust­ria Umbria a Perugia mentre si teneva l’incontro tra azienda e sindacati. La dirigenza del gruppo alimentare, infatti, in un precedente confronto ha annunciato l’apertura della procedura di licenziame­nto collettivo a scadenza dei contratti di solidariet­à.

«Chiediamo al gruppo di ridiscuter­e con noi un piano aziendale, il licenziame­nto del 25% della forza produttiva è inaccettab­ile» hanno sottolinea­to i rappresent­anti sindacali. Presente anche Maurizio Landini, segretario confederal­e della Cgil: «Un gruppo che vuole investire, come sta annunciand­o, tanti milioni di euro, deve investire anche sui lavoratori. Bisogna ridiscuter­e di come riorganizz­are il Lo stabilimen­to

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