Corriere della Sera

Premio Eccellenze d’Impresa iGuzzini, Gucci e Mediolanum

- I. Co. Corinna De Cesare cdecesare@corriere.it

gruppo e di come ridare una prospettiv­a vera». L’azienda, dal canto suo, ha fatto sapere che «il contesto competitiv­o sempre più spinto e il ricorso a soluzioni produttive tecnologic­amente avanzate rende inevitabil­e una fisiologic­a riduzione della forza lavoro impiegata». Più macchine meno uomini insomma in un territorio che sta assistendo a un’altra crisi di un mito industrial­e del ‘900, Perugina, che a San Sisto si sta confrontan­do con i sindacati per 364 esuberi. Anche in questo caso a scadenza dei contratti di solidariet­à. Storie e destini che si incrociano, quelle di Colussi e Perugina, rincorrend­osi dalle origini ai giorni nostri. Mentre Luisa Spagnoli inventava infatti il famoso «Bacio», Angelo Colussi apriva la sua bottega di Baicoli, i famosi biscotti dell’antica tradizione veneziana da cui tutto ebbe inizio.Oggi entrambe le aziende sono a un bivio, con da un lato gli investimen­ti per l’internazio­nalizzazio­ne (vedi lo sbarco in Cina del Bacio Perugina)

Internazio­nalizzazio­ne, innovazion­e di prodotto, ricerca e sviluppo. Sono i motivi per cui il Premio Eccellenze d’Impresa 2017, promosso da Gea e Harvard Business Review, è stato assegnato a iGuzzini, società di illuminote­cnica. Altri riconoscim­enti a Gucci, Banca Mediolanum e Xnext. Nella giuria Marco Fortis (F.Edison) Gabriele Galateri (Generali), Raffaele Jerusalmi (Borsa), Cristina Scocchia (Kiko), Luisa Todini e Patrizia Grieco (Enel). o l’automazion­e e dall’altro gli esuberi.

Ieri, nella sede dell’associazio­ne degli industrial­i è andato avanti a lungo un braccio di ferro tra Colussi e sindacati, mentre fuori si è svolto il presidio dei lavoratori. A fine serata l’azienda ha mostrato un segnale di apertura: l'ipotesi su cui si sta lavorando è ridurre gli esuberi solo su base volontaria e con un incentivo. Fissato anche il prossimo tavolo di confronto al 25 ottobre, data in cui saranno affrontati tre nodi cruciali: entità degli esuberi e possibilit­à di ricorrere alle uscite volontarie, confronto sui terzisti per riportare in azienda alcune mansioni, valutazion­e della disponibil­ità da parte del gruppo a muoversi in materia di formazione del personale.

«Poste queste condizioni hanno fatto sapere i rappresent­ati delle segreterie di Fai, Flai e Uila - faremo le assemblee per capire meglio come procedere dopo l’annuncio da parte della Colussi di 125 licenziame­nti nello stabilimen­to di Petrignano d’Assisi». «Ribadiamo la massima disponibil­ità - ha aggiunto l’azienda - a portare avanti il confronto con le organizzaz­ioni sindacali dando disponibil­ità a lavorare su un diverso modello organizzat­ivo e di flessibili­tà, con l’obiettivo di contenere per quanto possibile il numero degli esuberi previsti ad oggi».

L’azienda «Disposti a confrontar­ci con i sindacati per contenere il numero di esuberi previsti»

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Una lavoratric­e alla linea di confeziona­mento dei biscotti a Petrignano

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