Corriere della Sera

A SCUOLA DI PRESENTE

L’appuntamen­to Oggi e domani si celebra l’apertura delle attività accademich­e del prestigios­o ateneo di Pisa. Che invita filosofi e personaggi della società civile a discutere dell’attualità più stretta: l’accoglienz­a IL NUOVO ANNO DELLA NORMALE È ALL’INS

- Di Marco Gasperetti

Èsempre un evento l’apertura dell’anno accademico della Scuola Normale Superiore di Pisa, anche due secoli e 7 anni da quel 18 ottobre del 1810 che segnò la nascita, con decreto napoleonic­o, di questa istituzion­e d’eccellenza.

Che non brilla solo per sapienza e rigore accademico, ma anche per la bellezza della sua sede progettata da Giorgio Vasari che domina Piazza dei Cavalieri. Sulla scalinata in marmo dell’ingresso, nelle aule, nelle bibliotech­e e nei laboratori, hanno studiato Giosuè Carducci, Enrico Fermi, Giovanni Gentile, Luigi Russo, Carlo Rubbia, Giovanni Gronchi, Carlo Azeglio Ciampi, solo per fare un incompleto elenco di personaggi illustri. Le aperture degli anni accademici della Normale non sono mai una pratica autorefere­nziale e quasi sempre sono evento culturale e di cronaca. E da anni, la cerimonia è dedicata a un argomento. Quest’anno il tema è legato alla diversità e all’inclusione. Che sarà dibattuto nel pomeriggio (dopo la prolusione del direttore della Scuola, Vincenzo Barone) dal regista Ferzan Ozpetek (in video), il direttore di Emergency, Gino Strada, il filosofo Massimo Cacciari, la scrittrice e giornalist­a Farian Sabahi, la deputata Laura Coccia e la professore­ssa Anna Loretoni della Scuola Sant’Anna di Pisa (il secondo ateneo d’eccellenza della città). Ci sarà anche un saluto-intervento videoregis­trato speciale: quello di Emma Bonino che, da sempre, difende i diritti dei «cittadini» del mondo. Il titolo della tavola rotonda è «Insieme Diversi. L’era delle differenze, il tempo dell’inclusione: contaminaz­ione e confronto come veicolo di crescita». Saranno discusse le questioni dei rifugiati, degli immigrati, dei portatori di handicap, delle discrimina­zioni di genere e gli strumenti per dare a tutti le stesse possibilit­à. Nella prolusione il direttore, Vincenzo Barone, parlerà del presente e del futuro della Normale. E dell’idea, partita proprio da Pisa, di creare una federazion­e di atenei di eccellenza. E ancora, della collaboraz­ione con la Scuola Sant’Anna e della nascita a Firenze, nella sede di Palazzo Strozzi, dell’Istituto «Carlo Azeglio Ciampi» sulle discipline politiche e sociali.

Il professor Barone annuncerà che sono già arrivate le candidatur­e (anche dall’estero) per «la cattedra Ciampi» del primo professore, che sarà una figura con caratura e visione europea per un insegnamen­to di «Political Economy and Historical Dynamics of

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