Corriere della Sera

Il Napoli è quasi City

Champions Falsa partenza degli azzurri poi Mertens sbaglia un rigore, Diawara lo segna Uno-due degli inglesi, ma la squadra di Sarri sfiora il pari

- Alessandro Pasini

Il maestro Guardiola resta maestro, l’allievo Sarri s’inchina, ma nell’aria fresca di Manchester, tra gli Oasis e «Hey Jude», vola qualche rimpianto. Perché se è vero che per la prima mezz’ora il Napoli non ha visto palla — stagista impotente a una memorabile lezione di calcio che ha prodotto due gol e ne ha fatti sfiorare altrettant­i — l’1-2 conclusivo con un rigore sbagliato da Mertens nel primo tempo racconta di una squadra che forse qualcosa di più avrebbe potuto fare. Insomma, perdere con questo City imbattuto e arrivato alla 11ª vittoria su 12 gare stagionali in sé non è uno scandalo. Il modo invece legittima qualche ragionamen­to sull’approccio alla partita e su certe scelte tattiche. Ci sarà tempo. Intanto, il vero problema adesso è la classifica, vista la vittoria dello Shakhtar Donetsk sul Feyenoord. Il ritorno con i guardiolis­ti sarà un’altra scalata complessa, ma le ultime due con gli ucraini e gli olandesi non si potranno sbagliare. E chissà se basterà.

Premesso che il ManCity è entrato in campo in un modo pazzesco e che il senno di poi è un comodo esercizio da divano, c’è da chiedersi perché Sarri si sia lanciato nell’arena con Diawara al posto di Jorginho e, soprattutt­o, Zielinski al posto di Allan, consideran­do la potenziale esplosivit­à dell’incrocio fra il polacco e David Silva. Proprio da questo mismatch infatti è nato il vantaggio inglese dopo 9’ e un 78% di possesso palla devastante: Silva sfonda a sinistra non tenuto da Zielinski, palla indietro sul rimorchio, anzi due; il primo, Walker, tira su Koulibaly; il sere condo, Sterling, non sbaglia. Poi, visto che il guardiolis­mo è bipartisan, per il 2-0, 4’ dopo, il City ha scelto la destra, attaccando­la con Sterling e De Bruyne e chiudendo con Gabriel Jesus in appoggio comodo.

Quella inglese era una tempesta perfetta, uno show di palleggio, smarcament­i, lettu- perfette, pressing e recupero alto: sembrava il Napoli, solo mille volte più bello. Nascevano così una traversa di De Bruyne, un salvataggi­o sulla linea di Koulibaly, altre ansie sparse e disperazio­ne di Sarri a bordo campo. Eppure, quasi per caso, il Napoli un’occasione l’ha avuta, al 37’, quando il City stava rifiatando. Su cross di Zielinski, Walker abbracciav­a Albiol. Rigore netto. Mertens però si faceva parare di piede da Ederson il tiro centrale. Fine delle trasmissio­ni? Sembrava, con la ripresa che scorreva tra l’indolenza del City e l’incapacità del Napoli di approfitta­rne. Invece al 20’ Allan — entrato per Insigne k.o., salterà l’Inter — mostrava le ragioni per cui doveva giocare prima rubando palla a Fernandinh­o, Hamsik tirava a colpo sicuro ma Stones si opponeva in scivolata. Segnale. Infatti al 28’ il Napoli si guadagnava un altro rigore: Ghoulam era magnifico a far fuori mezzo City, Fernandinh­o — in debito d’ossigeno — lo stendeva e il giovane Diawara non tremava dal dischetto. Le forze del Napoli però erano finite. Il City, senza più brillare, conduceva in porto la vittoria. Il Napoli usciva chiedendos­i se poteva fare di più. Tra quindici giorni al San Paolo potrà provare a darsi una risposta.

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(Ap) Infortunio per Insigne Durante il secondo tempo Lorenzo Insigne ha accusato un problema muscolare ed è stato costretto a uscire dal campo: l’attaccante rischia seriamente di saltare il big match di sabato sera con l’Inter al San Paolo

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