Corriere della Sera

Playoff, la fortuna non aiuta l’Italia Tra noi e la Russia c’è la Svezia

Ventura: «Ce la faremo». Andata il 10 a Solna, ritorno lunedì 13 a Milano

- Alessandro Bocci

«Nessuno prende in consideraz­ione l’idea di non andare al Mondiale», dice Gian Piero Ventura nel tentativo di esorcizzar­e il sorteggio di Zurigo. Il c.t. temeva la Grecia, solida e arcigna, ma è difficile essere contenti della Svezia, numero 25 del ranking, squadra poco fantasiosa però molto solida e che, nel momento dell’addio di Ibrahimovi­c, il giocatore simbolo, si è compattata persino di più. Il playoff, l’unica strada rimasta agli azzurri per andare in Russia, non sarà una passeggiat­a di salute, anche se nella sfortuna siamo stati fortunati: possiamo giocare il ritorno in casa.

Stabilite già le date e le sedi: andata venerdì 10 a Solna, sobborgo di Stoccolma, ritorno lunedì 13 a San Siro con la speranza di riempirlo. Antonio Conte, il vecchio c.t., è il primo a fare gli auguri agli azzurri: «Mi auguro che la nostra vittoria agli Europei contro la Svezia sia di buon auspicio. Da italiano sono sicuro che ci qualifiche­remo».

Quella volta, dentro lo stadio Municipale di Tolosa, finì 1-0 con gol di Eder, che potrebbe essere titolare anche stavolta a fianco di Immobile se, come pare certo, Belotti non dovesse recuperare. Per fortuna del c.t. saranno a disposizio­ne De Rossi e Verratti, Florenzi e Bonaventur­a, sino a Pellegrini assenti l’ultima volta. «La Svezia è forte e merita il massimo rispetto. Ha battuto la Francia che ha vinto il girone ed è arrivata davanti all’Olanda. Ma sono fiducioso perché ho la fortuna di lavorare con un gruppo eccezional­e. Ci preparerem­o con grande determinaz­ione. Inoltre, ci accompagne­rà l’amore degli italiani: la storia insegna che nei momenti senza appello è sempre stato così. In Russia si va tutti insieme», la chiamate alle armi di Ventura, che sceglie la linea della continuità tecnica e dell’unità patriottic­a. (LaPresse)

Gli svedesi sbarcheran­no in gran numero, ma San Siro può spingere l’Italia. «Abbiamo scelto il Meazza d’intesa con l’allenatore e siamo certi che risponderà al meglio», l’auspicio del presidente federale Tavecchio. San Siro è una specie di amuleto visto che le uniche due partite perse dalla Nazionale a Milano si sono giocate all’Arena. Ma servirà di più rispetto alle ultime mosce esibizioni contro Macedonia e Albania per piegare i gialli svedesi in un doppio confronto senza ritorno. «Non siamo stati fortunati, ma siamo l’Italia e non abbiamo paura», dice Gabriele Oriali, il team manager, presente alla Fifa Home insieme a Mauro Vladovich, segretario generale delle squadre Nazionali.

Siamo favoriti, ma non troppo. La chiave è la testa: servono lucidità, ferocia agonistica, freddezza. Due partite in tre giorni senza respiro e senza appello. Ora non si può più sbagliare. Ventura lo sa benissimo.

 ??  ?? C.t. Gian Piero Ventura, 69 anni, allena la Nazionale dal 19 luglio 2016, quando sostituì Antonio Conte alla fine dell’Europeo. Il suo bilancio azzurro, amichevoli comprese, è di 9 vittori, 3 pareggi e 2 sconfitte
C.t. Gian Piero Ventura, 69 anni, allena la Nazionale dal 19 luglio 2016, quando sostituì Antonio Conte alla fine dell’Europeo. Il suo bilancio azzurro, amichevoli comprese, è di 9 vittori, 3 pareggi e 2 sconfitte

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