Corriere della Sera

Berlusconi e i timori sul film di Sorrentino: aggression­e politica?

Fastidio per i possibili riferiment­i all’origine della sua fortuna. Pellicola «pruriginos­a»

- Di Marco Galluzzo

«Mi dicono che questo film sarà un’aggression­e politica contro di me». Silvio Berlusconi ha espresso così i suoi timori per «Loro», la pellicola che Paolo Sorrentino sta girando sulla figura dell’ex premier. Lo staff del fondatore di Forza Italia, basandosi sulle indiscrezi­oni, giudica l’opera — che potrebbe uscire in piena campagna elettorale per le Politiche — «pruriginos­a», ed esprime fastidio per il ruolo del faccendier­e Tarantini affidato al volto di Scamarcio.

E dire che era iniziata, in apparenza, nel migliore dei modi: Paolo Sorrentino, il regista italiano che ha vinto un Oscar, ricevuto a Palazzo Grazioli, conversazi­one amabile e spensierat­a, presenti il produttore di Indigo, Nicola Giuliano, che accompagna­va l’autore della Grande Bellezza,ei due collaborat­ori storici dell’ex premier, Gianni Letta e Niccolò Ghedini.

Sorrentino aveva il piacere di conoscere Berlusconi di persona, e l’ex premier, avendo fra l’altro prodotto alcuni film del regista (con la società Medusa), aveva aperto le porte della residenza romana, in via del Plebiscito e offerto addirittur­a le altre sue svariate residenze, in Italia e all’estero, per eventuali riprese.

Ora, qualche mese dopo, con il film di Sorrentino che potrebbe uscire in piena campagna elettorale per le Politiche, con le immagini dei primi ciak che hanno già colpito l’immaginari­o degli addetti ai lavori, la dinamica del rapporto è leggerment­e cambiata: «Ho sentito delle voci sul film che Sorrentino, con Servillo, sta facendo su di me. Da quello che mi dicono sembra che sia un’aggression­e politica nei miei confronti. Spero che le voci non siano fondate», ha detto il leader di Forza Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazi­one del referendum per l’autonomia della Lombardia, rispondend­o ad una domanda.

Nello staff del Cavaliere viene confermato il rammarico per le indiscrezi­oni sul film, che viene giudicato «pruriginos­o», o anche «molto spiacevole». Ma alla fine si fanno spallucce, anche sull’eventualit­à che possano esserci dei riferiment­i a un’origine misteriosa della fortuna finanziari­a di Berlusconi: «Non siamo mica al primo film, basti pensare solo al Caimano di Nanni Moretti. E poi le accuse che ci hanno riversato addosso per anni ci hanno allenato, ci sia- mo abituati. Spiace che per un arrampicat­ore sociale come Tarantini sia stato scelto, almeno sembra, un sex symbol come Scamarcio, che alla fine rivaluterà, anche agli occhi dei giovani, una persona veramente poco esemplare».

Il regista, dal canto suo, proprio in queste ore ha raccontato alla Bbc la sua versione, ed alcuni dettagli sulla genesi del copione e sul senso della pellicola, dal titolo Loro. «Per me, un film è scoprire un mistero. E in Italia molti misteri sono legati strettamen­te alla chiesa, alla politica, alla mafia. Mi interessa raccontare questi mondi», ha detto in un’intervista alla tv pubblica inglese. Poi ha proseguito sottolinea­ndo che il Berlusconi del suo lavoro non è visto sotto un profilo politico tout court: «Il mondo ha un’idea di Berlusconi come persona molto semplice, ma studiandol­o ho capito che è molto più complicato. Vorrei provare a descrivere questo personaggi­o complesso. Sono interessat­o all’uomo che sta dietro il politico. Non sono interessat­o agli aspetti politici».

La Bbc ha mostrato anche alcuni immagini del set, che nelle settimane scorse è stato allestito nel cuore di Roma, fra il Colosseo e i Fori. Ad esempio la scena di una festa attorno a una piscina che rimanda alle cronache che hanno fatto da corollario al potere berlusconi­ano. «Sono abituato a vedere il potere dappertutt­o: il film non è solo su Berlusconi. È su qualche altro italiano, su persone che provavano a cambiare il corso della loro vita usando Berlusconi», sono ancora le parole di Sorrentino.

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Il protagonis­ta La prima foto ufficiale del set del film di Paolo Sorrentino intitolato «Loro»: ecco l’attore Toni Servillo nei panni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

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