Per il governatore Cuomo un’occasione, un pericolo per il sindaco de Blasio
La risposta è in due parole,«machine learning»: la nuova tecnologia delle macchine capaci di imparare da sole grazie all’esperienza accumulata dalla loro intelligenza artificiale, anziché essere programmate. «Un minuto nel traffico di San Francisco», spiega il capo di Cruise Automation, Kyle Vogt, «vale, come esperienza, quanto un’ora nei sobborghi di Phoenix», assai poco trafficati. Per le macchine che imparano, insomma, venire nel caos di New York è come andare all’università.
L’arrivo nella Mela rende anche più evidenti i termini della disputa su questi nuovi veicoli: da un lato chi, come Cuomo, è convinto che faranno risparmiare tempo e vite umane riducendo di molto il
Apprendimento A Manhattan le nuove vetture imparerebbero meglio a orientarsi nel traffico
traffico. E giudica questo sviluppo inevitabile: se verranno superati i problemi legali, General Motors (che in due mesi ha guadagnato per questo il 25% in Borsa) potrebbe mettere in vendita auto autonome già tra 4 anni. Dall’altro gli scettici che temono incomprensioni tra auto-computer e pedoni imprevedibili e la disoccupazione di massa degli autisti. Comunque tutte le vetture sperimentali GM avranno a bordo un ingegnere e un osservatore.