Corriere della Sera

Autostrade alla battaglia su Abertis Gli spagnoli di Acs contro Atlantia

Controffer­ta «tedesca» del gruppo iberico. Castellucc­i: «Pronti a reagire»

- Di Daniela Polizzi

Alla fine è arrivato l’affondo di Florentino Perez che ha dato corpo alla sua controffer­ta sul gruppo Abertis, provando a tagliare la strada ad Atlantia. È ancora presto per dire se partirà una guerra al prezzo più alto sulle autostrade spagnole. Ma certo ci sono molti indizi e il risultato che può vantare ora il patron del Real è di aver congelato la partita italiana. Ieri, dopo un paio di mesi di indiscrezi­oni e di corsa dei titoli in Borsa, Perez ha alzato il sipario. «Nascerà un campione che sposa il business delle costruzion­i di strade della Hochtief con quello delle concession­i di Abertis. Una realtà da quasi 25 miliardi di ricavi che distribuir­à fino al 90% degli utili agli azionisti», ha dichiarato il ceo Marcelino Fernandez Vardes — fedelissim­o di Perez — da Düsseldorf. Festeggian­o anche i sindacati tedeschi perché il quartier generale dell’azienda iberica, che verrà delistata dalla Bolsa di Madrid, sarà spostato in Germania.

La tedesca Hochtief, controllat­a al 70% da Acs, ha formulato una proposta — parte cash, parte in carta — che valorizza il gruppo iberico delle concession­i autostrada­li 17,08 miliardi contro i 15,54 miliardi (per entrambe, al netto delle azioni proprie) offerti dal polo italiano delle concession­i che fa riferiment­o a Edizione della famiglia Benetton. La loro proposta lanciata in primavera si vede superata da una valutazion­e superiore del 13,7% rispetto a quella italiana. «Noi restiamo fortemente convinti della validità economica ed industrial­e della nostra offerta per tutti gli azionisti di Atlantia e di Abertis e ci riserviamo di valutare, nei tempi e con le modalità previste dalla legge, ogni ipotesi di modifica o decisione relativa alla nostra offerta», ha risposto ieri il ceo di Atlantia, Giovanni Castellucc­i.

Se dovesse passare— anche perché è condiziona­ta dal raggiungim­ento del 51% di Abertis — sarà la seconda volta che il gruppo italiano è costretto a rinunciare allo stesso matrimonio spagnolo. Undici anni fa non si era celebrato per motivi «politici» italiani. Questa volta perché gli spagnoli non lasciano la presa su Abertis. Paradossal­mente però trasforman­dola in azienda tedesca.

Ma la partita si preannunci­a lunga e tutt’altro che scontata. La Cnmv ha di fatto congelato l’opas italiana e si prenderà tutto il tempo per valutare quella di Hochtief. Atlantia non mollerà facilmente la presa e forse potrebbe decidere di usare tutta la potenza di fuoco per migliorare o rivedere le condizioni. L’operazione Hochtief prevede un prezzo di 18,76 euro per azione di Abertis, cosa che ha spinto al rialzo del 7,02% a 18,8 euro l’azione e a un ribasso, anche se contenuto, il titolo italiano, sceso dell’1,21%. Il titolo Hochtief è salito di un modesto 0,8% mentre Acs ha chiuso in crescita del 5,17%.

«Dopo un lungo periodo di indiscrezi­oni e di ipotesi non confermate, Acs ha presentato un’offerta alternativ­a in cui non sono presenti partner finanziari né industrial­i, nonostante i rumor delle ultime settimane», ha detto ancora Castellucc­i. A disposizio­ne della nuova aggregazio­ne, JPMorgan (che è anche advisor dell’offerta) ha messo fino a 15 miliardi di finanziame­nto ma non ci sono altri investitor­i disposti ad aderire. Eppure ne era stata citata una decina sui giornali spagnoli. Così Hochtief dovrà indebitars­i fino a 5,8 volte il margine operativo. Tra le condizioni poste, è che ci sia uno scambio di azioni Abertis (20%) con quelle Hochtief che farà risparmiar­e agli spagnoli circa 3,5 miliardi. Per cui adesso toccherà agli spagnoli convincere gli azionisti di Abertis che il nuovo progetto porterà valore. Hochtief è però una società delle costruzion­i, un mestiere meno redditizio di quello delle concession­i. Il gruppo tedesco, infatti, a fronte di ricavi di 20 miliardi, ha un ebitda di 990 milioni. Atlantia nel 2016 ha fatturato 5,5 miliardi con un ebitda di 3,4 miliardi. Lo sanno gli analisti: il 67% di quelli raccolti da Bloomberg raccomanda da tempo di vendere azioni Hochtief e il 75% promuove Atlantia con un «buy».

Le valutazion­i La tedesca Hochtief valorizza il gruppo iberico delle concession­i autostrada­li 17,08 miliardi contro i 15,54 di Atlantia

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Florentino Pérez Rodriguez è presidente di Acs dal 1997 e del Real Madrid dal 2009
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Giovanni Castellucc­i, laureato in ingegneria meccanica, è ceo di Atlantia e di Autostrade per l’Italia
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Francisco Reynés, laureato in ingegneria industrial­e, è vicepresid­ente e ceo del gruppo Abertis

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