Calenda sull’Ilva: «Il negoziato con Am Investco va avanti Ma non proseguirà a tutti i costi»
(m.bor.) «Il governo vuole fare quello che ha fatto, mantenere il negoziato con la cordata che investe 4 miliardi in Ilva, ma continuare a richiamarla al rispetto dei propri obblighi, tenere il filo negoziale ma non tutti i costi». Non c’è ancora una data sulla riapertura del tavolo con i sindacati e il prossimo proprietario dell’Ilva, Am Investco. Ma il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, durante il question time su Ilva alla Camera ha tenuto a precisare alcuni punti della vicenda. Come quello sulla Cassa depositi e prestiti: «Cdp era nell’offerta che ha perso, quella che prevedeva più esuberi e meno stipendi». Anche per questo, gli ha fatto eco da Taranto il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, «l a procedura per la cessione dell’Ilva ad Am Investco prosegue e al momento non c’è alcun piano B». Sull’argomento è intervenuto ieri anche il presidente di Federacciai Antonio Gozzi: «Il governo deve prima di tutto creare un ambiente favorevole al fatto che ArcelorMittal e il sindacato si parlino: è chiaro che non si può pensare a una ripartenza dell’Ilva contro il sindacato. Non esiste e credo che non ci pensi neppure Mittal». Anche i commissari straordinari sperano che la situazione si sblocchi presto: «Speriamo in tempi brevi di poter trasferire l’attività d’impresa. In seguito saranno necessarie altre procedure, che abbiamo già studiato, relative alle attività di bonifica», ha spiegato ieri Enrico Laghi, uno dei tre commissari straordinari dell’Ilva.